Firenze, corona d’alloro alla targa di Alessandro Sinigaglia in via Pandolfini

“In occasione del 70mo anniversario, domani, giovedì 13 febbraio alle ore 17,30, ci incontreremo sotto la targa che ricorda l’uccisione del comandante Sinigaglia, in via Pandolfini. Interverranno i rappresentanti dell’ANPI con i gonfaloni, Claudio Ascoli dei Chille de la Balanza , Marco Bianchini, Roxana Iftime e Matteo Pecorini”. E’ quanto dichiara Susanna Agostini (PD), presidente della Commissione Pace. “Tremano i polsi a settanta anni da quel giorno, nel ricordo di quando in una Firenze dilaniata dal conflitto civile oltre che militare, si compivano tali brutali aggressioni corpo a corpo. Essere presenti come Istituzioni sul luogo dell’evento, celebrare il ricordo, e mantenere memoria e raccontare come avvenne affinché ciò non si ripeta, è un dovere storico verso le future generazioni – sottolinea Agostini –. Anche quest’anno con i partigiani di Firenze ricorderemo la medaglia d’argento al valor militare. Alessandro Sinigaglia aveva 42 anni quando fu assassinato da due uomini dei cosiddetti ‘Quattro Santi’, componenti della ‘Banda Carità’. L’organizzazione che settanta anni fa torturava gli antifascisti a Villa Triste. Alessandro Sinigaglia era stato attivista comunista della lotta al fascismo, del Pci clandestino, espatriato in Francia e successivamente a Mosca, dove lavorò in fabbrica e frequentò la scuola di partito. Negli Anni Trenta combatté in Spagna e venne poi internato in Francia insieme ai superstiti delle Brigate internazionali. Consegnato ai fascisti, fu rinchiuso nel carcere di Ventotene. Rientrò nella sua Firenze nel 1943, con il nome di battaglia di ‘Vittorio’ fondò i GAP, Gruppi di Azione Partigiana. Non sapremo mai se per la sua cattura ci furono delatori o se fu riconosciuto, all’uscita della trattoria di Via dell’Oriuolo, anche a causa del colore della pelle. Figlio di madre algerina, Sinigaglia era infatti meticcio. Sinigaglia fu raggiunto, ucciso e anche depredato. La Brigata partigiana che prese il suo nome, la ‘Sinigaglia’ appunto, si distinse nei successivi sei mesi nella lotta per la liberazione di Firenze ed entrò per prima nella città liberata, la mattina dell’11 agosto 1944, a Porta Romana”. “Nell’occasione del settantesimo parteciperanno alla cerimonia gli artisti Ascoli, Bianchini, Iftime e Pecorini, da tempo impegnati a ricostruire una narrazione sulla vita di Sinigaglia. Uno spettacolo che debutterà il prossimo 11 agosto nel 70mo anniversario della Liberazione di Firenze. E ci sarà anche il Coro 900 di Fiesole, città natale di Alessandro Sinigaglia, che eseguirà nella circostanza alcune canzoni” ha concluso Agostini.