Un esperto medico, suggerisce i modi per porre fine aborti a rischio in Africa

Apprendiamo una curiosa e interessante notizia in relazione alla salute femminile in Africa. Secondo un esperto di salute, il dottor Neemia Kimathi, aumentare l’educazione sessuale e la disponibilità di pillole Misoprostol può contribuire ad assicurare un aborto sicuro in Africa. Il Dr. Kimathi, è Consigliere Regionale della Advocacy e Policy, presso la sede regionale della Federazione Internazionale Africa Planned Parenthood (IPPF) in Kenya, e ha fatto la proposta in un’intervista esclusiva con PANA durante la sesta conferenza sulla salute e i diritti sessuali a che si è svolta a Yaoundé, in Camerun, e conclusasi questo fine settimana. Entrando nel merito, è giusto sapere che il Misoprostol è un farmaco usato per l’aborto medico e, secondo appunto l’esperto, se fosse disponibile e alla portata della donna, avrebbe il potenziale di ridurre i decessi derivanti da aborti, specialmente quelli rischiosi, che rappresentano il tasso più alto di mortalità materna nel continente. Il medico ha spiegato che se il farmaco fosse disponibile, e le donne fossero informate sul suo uso e quali sono le sue possibili complicazioni, potrebbe essere utilizzato come mezzo per procedere ad un aborto sicuro. Gli aborti a rischio sono il risultato di una procedura effettuata da qualcuno che non ha le competenze necessarie o in un ambienti che non soddisfano gli standard richiesti. Dei 78 milioni di aborti che si sono verificati a livello globale, solo 4,3 milioni di aborti si verificano in Africa, dove circa il 90% degli aborti effettuati sono sicuri. In Kenya, per esempio, dove gli aborti sono stati un pò più di 400.000 nel 2012, ci sono stati circa 197 ricoveri per complicanze derivanti da aborti non sicuri. Il dottor Kimathi, ha concluso col puntualizzare che fino al 26 % delle morti materne in Kenya sono aborti derivati da queste difficoltà e sottolinea che se l’aborto venisse eseguito in modo sicuro con medici qualificati e nell’ambiente giusto, diventerebbe una procedura innocua dove in realtà nessuno dovrebbe morire rischiare la vita. Concludiamo col dire che in Africa ci sono leggi molto restrittive che vietano aborti. Molti paesi consentono l’aborto solo se si assicura la vita della madre e quando, la gravidanza è il risultato di stupro o d’incesto. Per esempio solo in Sud Africa e in Marocco, gli aborti sono disponibili su richiesta. La maggior parte degli aborti sono effettuati da adolescenti, che hanno avuto rapporti sessuali non protetti e che nella maggior parte dei casi, porta a gravidanze indesiderate o non pianificate. Maurizio Piccirillo