Maltempo, Confindustria Padova chiede moratoria su ritenute

E’ impensabile che imprese che si stanno rialzando a fatica dalla crisi debbano ciclicamente fare i conti con la vulnerabilità idrogeologica del territorio”. È la preoccupazione espressa dal presidente di Confindustria Padova, Massimo Pavin dopo l’ultima alluvione che non ha risparmiato attività produttive e alberghi. Per alleviare i danni alle imprese più colpite – propone Pavin – si preveda almeno una moratoria sulla prossima scadenza di ritenute fiscali e contributi, prevista per il 16 febbraio. Mi auguro che questa minima richiesta di attenzione non cada nel vuoto”. “Va consentito a Regione ed enti locali – dice Pavin – di dedicare tutte le risorse necessarie, anche fuori dal patto di stabilità, e con il dovuto sostegno del governo. Non possiamo più permetterci di rincorrere le emergenze. La mancata prevenzione ha costi altissimi, 3,5 miliardi l’anno secondo Ance£. Le situazioni più critiche si sono registrate nella zona industriale di Caselle di Selvazzano, dove alcune aziende hanno dovuto evacuare i dipendenti e sospendere la produzione, a Montegrotto Terme dove molti alberghi sono finiti sott’acqua e a Bovolenta. Si contano i danni e si valutano le richieste di Cig  ordinaria per “eventi non evitabili” e di cassa in deroga per le strutture ricettive, per il tempo necessario a liberare da acqua e fango macchinari, locali e magazzini. Intanto, la Provincia di Padova potrà contare anche sui circa 40mila euro devoluti da Confindustria nazionale in seguito all’iniziativa promossa sul territorio a sostegno delle province maggiormente colpite dall’alluvione del 2010.