Gioia Tauro, in casa un arsenale da guerra arrestati Vincenzo Portogallo e Gerardo Lamanna

I due uomini sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, nel reggino, con le accuse di detenzione abusiva di armi, porto abusivo di armi, detenzione e fabbricazione di armi clandestine e detenzione e fabbricazione illegale di armi da guerra.  Gli arrestati sono Vincenzo Portogallo, incensurato, 25 anni, e Gerardo Lamanna, 51 anni.

Portogallo deteneva in un casolare di campagna a San Giorgio Morgeto un fucile mitragliatore da guerra Kalashnikov, una pistola mitragliatrice Skorpion, 32 parti d’arma tra cui 22 canne per pistole realizzate artigianalmente e di vario calibro; 7 caricatori per pistola mitragliatrice M/12; 3 caricatori per pistola mod. Beretta 98 FS; 7mila e 300 munizioni di vario calibro; 11 kg di polvere da sparo e vari kit per la punzonatura di armi fabbricate clandestinamente.

Lamanna, invece, in un’abitazione e in un casolare di sua pertinenza è stato trovato in possesso di parti di una pistola mitragliatrice tipo “Skorpion” di fabbricazione ceca; 550 munizioni di vario calibro; 850 grammi di polvere da sparo; 1400 inneschi per munizioni; 8000 ogive di vario calibro per un peso complessivo di 6 kg; apparecchiature ed utensili per la ricarica ed il confezionamento di munizioni e la fabbricazione ed assemblamento di parti di armi.

Secondo l’Arma dei Carabinieri, “il sequestro, tra i più eclatanti rinvenimenti di armi e munizioni degli ultimi anni nella Piana di Gioia Tauro, lascia trasparire inquietanti scenari anche alla luce dei recenti fatti di cronaca che documentano l’elevata disponibilità di armi da parte della criminalità della Piana”.