Maltempo in Veneto, Zaia chiede di incontrare Letta

“Un’eccezionale ondata di mal tempo ha colpito nei giorni scorsi il Veneto causando gravissimi danni a persone, cose, infrastrutture e opere pubbliche, ma soprattutto alle economie locali”. Comincia con queste parole la lettera che il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha inviato al Presidente del Consiglio Enrico Letta, come annunciato incontrando la stampa in mattinata. “Quasi tre metri di neve caduti su tutte le Dolomiti venete, peraltro accompagnati da due blackout – scrive anche Zaia – hanno definitivamente compromesso la stagione turistica invernale, hanno causato enormi danni agli operatori del settore turistico-ricettivo, avranno pesanti conseguenze finanziarie sui bilanci di molti enti locali che hanno dovuto e dovranno affrontare una serie di spese non programmate per garantire il ritorno alla normalità” “Nello stesso tempo – prosegue il Governatore del Veneto – le straordinarie precipitazioni hanno saturato fin quasi al collasso le opere di difesa idraulica (che dovranno essere ripristinate con la massima urgenza), causato centinaia di frane con numerose interruzioni della viabilità in tutte le zone montane, pedemontane e collinari, le tracimazioni delle rete idraulica secondaria hanno già determinato l’evacuazione di centinaia di persone e diffusi danni ad abitazioni, imprese, esercizi commerciali ed edifici pubblici. Eventi atmosferici che, come e forse più dell’alluvione del 2010, hanno assestato un duro colpo a numerosi strategici distretti industriali già alle prese con la grave crisi economica”. “Su questa situazione già gravissima – scrive ancora Zaia a Letta – incombe ora la possibilità che venti di scirocco provochino un troppo rapido scioglimento del manto nevoso, con conseguenze sui corsi d’acqua a valle che è facile immaginare”. “Ieri – aggiunge – ho decretato lo stato di crisi per gli eccezionali eventi atmosferici che hanno colpito il territorio veneto dal 30 gennaio 2014 e stanziato, con apposita delibera di Giunta, 1 milione di euro per affrontare le immediate situazioni di emergenza. La Regione ha garantito l’assunzione di ogni atto formale utile per gestire la situazione creatasi. Mi riservo quanto prima di provvedere, sulla base della ricognizione dei danni verificatisi e dei relativi fabbisogni finanziari, a formalizzare la richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza”. “Le chiedo quindi, a nome di tutti i veneti che in queste ore stanno affrontando con la consueta dignità e con forte spirito di solidarietà questa ennesima calamità – si legge nella lettera – il massimo sostegno del Governo affinché – con rapidità – vengano posti a disposizione della Regione tutti gli strumenti normativi ed economici che consentano di gestire al meglio l’emergenza e di garantire il massimo impulso alla cantierabilità del piano varato dalla Giunta nel 2010 per la costruzione dei bacini di laminazione e di tutte quelle opere pubbliche indispensabili per assicurare ai nostri territori e alle nostre economie una duratura stabilità dal punto di vista idrogeologico. Le chiedo inoltre – conclude Zaia nella lettera –di poterLa incontrare quanto priima per illustrarLe personalmente la situazione”.

“Un’eccezionale ondata di mal tempo ha colpito nei giorni scorsi il Veneto causando gravissimi danni a persone, cose, infrastrutture e opere pubbliche, ma soprattutto alle economie locali”.
Comincia con queste parole la lettera che il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha inviato al Presidente del Consiglio Enrico Letta, come annunciato incontrando la stampa in mattinata.
“Quasi tre metri di neve caduti su tutte le Dolomiti venete, peraltro accompagnati da due blackout – scrive anche Zaia – hanno definitivamente compromesso la stagione turistica invernale, hanno causato enormi danni agli operatori del settore turistico-ricettivo, avranno pesanti conseguenze finanziarie sui bilanci di molti enti locali che hanno dovuto e dovranno affrontare una serie di spese non programmate per garantire il ritorno alla normalità”
“Nello stesso tempo – prosegue il Governatore del Veneto – le straordinarie precipitazioni hanno saturato fin quasi al collasso le opere di difesa idraulica (che dovranno essere ripristinate con la massima urgenza), causato centinaia di frane con numerose interruzioni della viabilità in tutte le zone montane, pedemontane e collinari, le tracimazioni delle rete idraulica secondaria hanno già determinato l’evacuazione di centinaia di persone e diffusi danni ad abitazioni, imprese, esercizi commerciali ed edifici pubblici. Eventi atmosferici che, come e forse più dell’alluvione del 2010, hanno assestato un duro colpo a numerosi strategici distretti industriali già alle prese con la grave crisi economica”.
“Su questa situazione già gravissima – scrive ancora Zaia a Letta – incombe ora la possibilità che venti di scirocco provochino un troppo rapido scioglimento del manto nevoso, con conseguenze sui corsi d’acqua a valle che è facile immaginare”.
“Ieri – aggiunge – ho decretato lo stato di crisi per gli eccezionali eventi atmosferici che hanno colpito il territorio veneto dal 30 gennaio 2014 e stanziato, con apposita delibera di Giunta, 1 milione di euro per affrontare le immediate situazioni di emergenza. La Regione ha garantito l’assunzione di ogni atto formale utile per gestire la situazione creatasi. Mi riservo quanto prima di provvedere, sulla base della ricognizione dei danni verificatisi e dei relativi fabbisogni finanziari, a formalizzare la richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza”.
“Le chiedo quindi, a nome di tutti i veneti che in queste ore stanno affrontando con la consueta dignità e con forte spirito di solidarietà questa ennesima calamità – si legge nella lettera – il massimo sostegno del Governo affinché – con rapidità – vengano posti a disposizione della Regione tutti gli strumenti normativi ed economici che consentano di gestire al meglio l’emergenza e di garantire il massimo impulso alla cantierabilità del piano varato dalla Giunta nel 2010 per la costruzione dei bacini di laminazione e di tutte quelle opere pubbliche indispensabili per assicurare ai nostri territori e alle nostre economie una duratura stabilità dal punto di vista idrogeologico. Le chiedo inoltre – conclude Zaia nella lettera –di poterLa incontrare quanto priima per illustrarLe personalmente la situazione”.