Roma, maltempo la Giunta stanzia 10 milioni per l’emergenza

roma tevere pienaProsegue il monitoraggio del Tevere e dell’Aniene. Secondo i dati del CFR (Centro Funzionale Regionale), i livelli idrometrici dei due fiumi risultano in diminuzione. Tevere, Aniene e affluenti continuano intanto a venir presidiati: tutti gli accessi alle banchine rimangono chiusi “fino a cessate esigenze”. E’ sempre il Centro Funzionale Regionale a comunicare che “dal primo pomeriggio del 3 febbraio 2014, e per le successive 24-36 ore, si prevede sui bacini Roma (D) e Aniene (E) rischio idrogeologico localizzato con criticità moderata (codice arancione)”.

Venendo alla situazione su tutto il territorio romano, restano attivi il Centro Operativo Comunale e le Unità di Crisi Locali in tutti i Municipi, sotto il coordinamento della Protezione Civile di Roma Capitale. Le operazioni interessano le aree maggiormente colpite da allagamenti e smottamenti: Piana del Sole, Stagni di Ostia, Ostia Antica e, a nord, via Frassineto a Prima Porta.

23 gli interventi effettuati solo nelle prime ore di questa mattina, 150 quelli del Servizio Giardini per mettere in sicurezza o abbattere alberi e arbusti. In campo oltre al personale della Protezione Civile, anche i tecnici del Servizio Giardini, del Dipartimento Tutela Ambientale e del Verde, del Dipartimento Lavori Pubblici (SIMU) dell’Ama e della Polizia Locale di Roma Capitale. A supporto, autocarri con motopompe, autobotti e “canaljet” per disostruire fognature e tombini.

Le squadre di volontari e operatori della Protezione Civile sono impegnate anche nell’assistenza ai cittadini colpiti dal maltempo. Dal 31 gennaio al 2 febbraio sono stati distribuiti circa seimila pasti ed è stata offerta ospitalità, in strutture ricettive o attrezzate per l’emergenza, a circa 300 persone. Distribuite 900 coperte. Il tutto, in aggiunta all’assistenza già garantita dai Dipartimenti di Roma Capitale.

La Giunta capitolina, nella seduta del 3 febbraio, ha deliberato uno stanziamento di 10 milioni di euro per interventi nelle scuole più danneggiate. A questo proposito, Alessandra Cattoi, assessora alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità ha dichiarato: “Una parte dei 10 milioni che abbiamo stanziato per far fronte all’emergenza, servirà per un primo intervento nelle scuole che hanno subito maggiori danni a casa del maltempo. In ogni caso, ci vorrà ancora qualche giorno per valutare altre conseguenze dovute alle ingenti piogge per le quali programmeremo, se necessario, interventi più strutturali. L’intento di questa Amministrazione è quello di non fermarsi a tamponare l’emergenza, ma di attuare politiche di pianificazione sull’edilizia scolastica più efficaci e durature”.

Per segnalazioni e richieste di intervento, chiamare la sala operativa h24 della Protezione Civile di Roma Capitale al numero 06-67109200 o al numero verde 800.854854.

Per informazioni sulla viabilità, contattare invece la sala operativa della Polizia Locale al numero 06-67691, mentre per informazioni sui mezzi pubblici chiamare l’Agenzia per la Mobilità al numero 06-57003.

Intano il sindaco Ignazio Marino ha scritto una lettera al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per invitarlo a “valutare il ricorre dei presupposti previsti dalla normativa vigente, finalizzati alla richiesta di interventi straordinari da parte dello Stato, e intraprendere le procedure volte alla richiesta di deliberazione dello stato di emergenza”. Nella sua missiva al governatore il sindaco riferisce come “gli eventi atmosferici che hanno investito la città di Roma nella notte tra il 30 e il 31 gennaio 2014, proseguiti sino alla mattinata odierna, abbiano procurato danni la cui consistenza va manifestandosi in queste ore nella sua effettiva entità”. La lettera prosegue spiegando la gravità della situazione, “mano a mano che le zone emerse dai residui alluvionali sono in condizioni di mostrare gli effetti della forza distruttiva delle acque”, mentre “le infrastrutture civili evidenziano, al vaglio tecnico, il proprio stato di danneggiamento per molti versi irreversibile”. Per queste ragioni Marino riferisce al governatore del Lazio una “situazione assolutamente critica e bisognosa di interventi rapidi e strutturali”. Il sindaco di Roma ricorda come a fare le spese dell’ondata di maltempo siano state le “zone site a Nord e a Ovest della città”, facendo riferimento alle frane e gli smottamenti, alle strade rese impercorribili e alle infrastrutture civili non utilizzabili. Oltre agli insediamenti sommersi dalle acque e alla “evacuazione di 150 nuclei familiari” e alle “migliaia di persone rimaste nelle proprie abitazioni rese oggettivamente impraticabili”. Marino sottolinea anche i danni agli insediamenti commerciali e produttivi “ridotti nella impossibilità di operare” e alle “strutture sportive e ricreative sul Tevere gravemente danneggiate”. Nel ringraziare Zingaretti e la sua giunta per la dichiarazione di stato di calamità regionale decretata sabato 1 febbraio, a seguito anche dei continui colloqui con il Campidoglio sulle condizioni del territorio cittadino, Marino annuncia una più puntuale definizione dei danni sofferti e la loro quantificazione economica”.