Accoglienza ai rifugiati Parma prima su 400 progetti

Pubblicata sul sito ufficiale del Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione – la graduatoria definitiva dei progetti ammessi a finanziamento: il primo classificato è il progetto presentato dal Comune di Parma in coprogettazione con CIAC ONLUS, “Una Città per l’Asilo 2014-2016”.

Grande la soddisfazione dell’assessore Laura Rossi: “Il pronunciamento del TAR che ha riconosciuto la piena correttezza dell’operato del Comune in questa vicenda e ora il riconoscimento del Ministero dell’Interno, che ci classifica primi in assoluto, sono il modo migliore per rispondere alle polemiche senza fondamento che hanno accompagnato la scelta del partner per il progetto di accoglienza dei rifugiati”.

Il progetto – di cui il Ciac ha già assunto la gestione – riguarda il servizio di accoglienza, integrazione e tutela per i richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria e avrà un costo complessivo di 496.414,60 euro annui, di cui 355.636,60 di contributo ministeriale assegnato.

In esito alla selezione pubblica attuata nei mesi scorsi, per il progetto “Una città per l’Asilo” il Comune si avvale di CIAC ONLUS, come ente partner e attuatore 2014-2016, nella realizzazione delle azioni di sistema per l’accoglienza, l’integrazione e la tutela dei  richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria, nel quadro dello SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) per i posti finanziati, che sono 34 (per uomini singoli).

Grazie a questo progetto, i rifugiati che arrivano a Parma ed entrano nel programma di protezione, potranno contare per un anno su vitto, alloggio, assistenza psicologica, consulenza giuridica, corsi di lingue e formazione professionale per poi uscire dal sistema e camminare con le loro gambe

“Sono persone che vengono da percorsi di grande sofferenza e purtroppo – ha precisato l’assessore – oggi è più difficile risolvere il problema del lavoro, ma il Comune assicura comunque la mediazione culturale, l’accoglienza  delle persone e individua le strutture per risolvere i problemi, compatibilmente con le disponibilità”.

Soddisfatto per il positivo epilogo della vicenda anche Emilio Rossi, presidente di Ciac Onlus: il presidente ha ripercorso la lunga marcia dell’Associazione, iniziata con l’accoglienza dei disertori – obiettori della guerra dell’ex Jugoslavia (che valse un riconoscimento dal Parlamento Europeo), per arrivare alla co-progettazione  del progetto SPRAR con il Comune di Parma, passando attraverso tante esperienze positive condotte insieme alla Provincia di recente e al Comune in tempi lontani.

Per favorire il coordinamento e le verifiche sulla corretta realizzazione del progetto è istituito un gruppo tecnico di coordinamento e monitoraggio, composto da un responsabile del Comune e un responsabile di CIAC ONLUS, ai quali eventualmente si aggiungeranno referenti di enti, istituzioni, associazioni coinvolti nella realizzazione delle diverse azioni progettuali.

Nell’ultimo triennio sono state accolte a Parma 134 persone, provenienti da Somalia, Afghanistan, Pakistan, Senegal, mali, Guinea, Ciad, Costa D’Avorio, Egitto, Iran Nigeria, Sudan, Gambia;  59 sempre nel triennio, una volta terminato il progetto, hanno intrapreso un percorso di autonomia.