La Regione rafforza con nuovi fondi la cultura bibliotecaria toscana

54 biblioteche e archivi storici toscani avranno accesso a oltre 540 mila euro (di cui quasi 406 mila messi a disposizione dalla Regione, il resto a carico dei richiedenti) per realizzare interventi straordinari su raccolte librarie e archivistiche di straordinaria importanza storica e culturale. E’ il risultato dell’approvazione delle graduatorie relative a due bandi regionali: il primo per il finanziamento di progetti di catalogazione di fondi librari antichi e il secondo rivolto al finanziamento di interventi conservativi e di restauro di beni librari e archivistici posseduti sia da biblioteche di pubbliche che da enti ecclesiastici, istituzioni culturali, onlus, privati.

“Con questo intervento garantiamo risorse consistenti alla rete bibliotecaria toscana – sottolinea l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti – e soprattutto ad un settore in forte difficoltà come quello del restauro librario, nel quale peraltro possiamo vantare forti competenze e la presenza sul territorio di laboratori qualificati. Valorizzare il nostro patrimonio, garantendo un migliore accesso alla conoscenza e alle informazione, è un investimento a lungo termine sulla qualità del futuro culturale, ma non solo, della nostra regione”.

Tra gli interventi di catalogazione, che permetteranno di arricchire i cataloghi on line delle biblioteche toscane e l’Indice del Sistema Bibliotecario Nazionale (il catalogo on line a cui le biblioteche toscane aderiscono), si segnalano tra gli altri gli importanti interventi della rete documentaria pratese, della Biblioteca delle Oblate e della Biblioteca dell’Accademia La Colombaria di Firenze, delle Biblioteche Comunali di Livorno e Grosseto.

Tra gli interventi di conservazione e restauro, a cui è destinata la maggior parte delle risorse regionali (347 mila euro sul totale del contributo erogato dalla Regione), sono previsti interventi su antichi manoscritti e edizioni antiche a stampa, unità archivistiche degli archivi storici comunali toscani, di archivi capitolari, archivi storici diocesani, di istituzioni culturali: i soggetti finanziati sono dislocati su tutto il territorio regionale. I documenti che verranno sottoposti a restauro, databili dal X al XX secolo, rivestono spesso un significato particolare e grande rilevanza per la memoria del territorio.