Collemarino, è morto per un’emorragia cerebrale Massimiliano Testaferri

Il quarantenne è deceduto a Berlino. Massimiliano Testaferri, 40 anni, di Collemarino, ad agosto, grazie ad un’equipe di chirurghi tedeschi, sembrava aver sconfitto una grave malattia. Doveva rientrare a casa dopo Natale, ma una serie di complicazioni hanno arrestato la sua battaglia. A Massimiliano Testaferri era stata diagnosticata una miocardite nel luglio scorso, dopo alcuni mesi di continui malesseri. Essendo Testimone di Geova non poteva ricevere emotrasfusioni, ma l’unico modo per salvarlo era installargli un Vad (dispositivo di assistenza ventricolare) cardiaco, un dispositivo elettronico che sostituisce il pompaggio del cuore.

Dopo una febbrile ricerca, in lotta contro il tempo, i familiari riuscirono ad individuare un ospedale di Berlino che garantiva l’esecuzione dell’intervento senza la necessità di trasfusioni. Un’operazione costosissima, resa possibile grazie alla mobilitazione dei confratelli. Nel giro di una giornata la comunità locale dei Testimoni di Geova riuscì a mettere insieme all’incirca 400 mila euro ed il 23 agosto Massimiliano, in fin di vita, partì in aereo per Berlino, dove fu subito operato.

L’intervento riuscì alla perfezione ma serviva un lungo ricovero. Il Vad, che in genere viene impiantato in attesa di trapianto, comporta una serie di rischi e per questo il paziente deve restare monitorato. il Vad ha comportato prima una serie di piccole ischemie, poi un’emorragia cerebrale che non ha lasciato scampo al quarantenne.