Marsico Nuovo, con Borgo Albergo modello ospitalità originale

“Dietro il progetto “Borgo Albergo”, sostenuto dal Comune di Marsiconuovo, che la scorsa settimana ha pubblicato il bando per l’assegnazione di contributi finalizzati al recupero e all’adeguamento di immobili (700 mila euro in totale), c’è innanzitutto un modello di ospitalità originale”. A sottolinearlo è il Cat (Centro assistenza tecnica)-Confesercenti che si occupa della fase tecnico-progettuale in affiancamento al Comune. “La proposta dei “Borghi albergo” – evidenzia il Cat-Confesercenti – è stata esposta la prima volta alla Conferenza Internazionale di Cracovia, organizzata dall’Organizzazione mondiale del Turismo (Omt) nel 1998. Il Borgo Albergo è emerso come uno strumento, il “borgo” che coltiva l’arte dell’ospitalità, che si organizza e si impegna in modo “comunitario” e consapevole a sfruttare le sue risorse più semplici. Il concetto chiave cui si è ispirata finora la formula “Borgo Albergo” è quello di favorire lo sviluppo ricettivo dei centri storici urbani, mediante la trasformazione e l’adattamento di camere e case da destinare alla ricettività, mettendole a disposizione dei turisti attraverso il Comune, la Pro Loco, le Cooperative e le Associazioni di categoria”. Per il sindaco di Marsico Nuovo, Domenico Vita, si tratta di “un progetto –che richiede una cultura adeguata di base, ed alcuni principi dai quali non si può prescindere tra i quali il principio dell’adattabilità, che stabilisce che ogni forma di ospitalità diffusa deve essere coerente con il contesto culturale e urbanistico locale; il principio dell’unitarietà gestionale, per il quale ogni forma di albergo diffuso è in grado di offrire agli ospiti i servizi propri di un albergo; quello dell’integrazione, per il quale ogni albergo diffuso ha successo se integra le proposte presenti nel territorio e riesce a proporsi come elemento di animazione dello stesso; il principio della sostenibilità, secondo il quale l’albergo diffuso deve rappresentare in rapporto alle risorse impiegate, l’investimento meno invasivo e più produttivo rispetto a tutti gli altri che potrebbero fornire un analogo servizio (ospitalità). Intendiamo pertanto prioritariamente – conclude Vita – perseguire il pieno coinvolgimento delle comunità locali interessate ad un percorso di rilancio turistico del nostro territorio”.