Aosta, Giorno della Memoria consegna delle Medaglie d’Onore

In occasione del Giorno della Memoria, il Presidente della Regione Augusto Rollandin, nella sua veste di Prefetto ha consegnato questa mattina, lunedì 27 gennaio 2014, le medaglie d’onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, e ai familiari dei deceduti, alla memoria di Danilo Cremaschi, Augusto Luigi Jans, Mario Marsetich, Elio Monaco e Ennio Pedrini.

In apertura del suo intervento, il Presidente Rollandin ha fatto cenno agli episodi di violenza razziale avvenuti nei giorni scorsi: «Esprimiamo lo sdegno più profondo per gli atti inqualificabili avvenuti a Roma e siamo solidali con le organizzazioni che nel tempo hanno lavorato perché fosse possibile la Giornata della Memoria che dimostra tutta la sua attualità. E’ pericoloso dimenticare. Alle comunità israelitiche va tutta la nostra solidarietà più partecipata».

«Sono ormai trascorsi quattordici anni da quando anche l’Italia ha istituito, con legge della Repubblica, il Giorno della Memoria, per ricordare quanti subirono la deportazione e lo sterminio e, con loro, quanti si adoperarono per salvarli – ha detto il Presidente Rollandin nel suo discorso – . Allora si intendeva soprattutto sollecitare il formarsi di una memoria pubblica, che facesse proprie le tante memorie individuali che ancora stentavano a trovare un riconoscimento, quando non addirittura la forza di superare un dignitoso quanto riservato silenzio».

«L’appuntamento di oggi è quindi rilevante e impegnativo non solo per doveroso ricordo delle vittime – ha sottolineato il Presidente della Regione -, ma perché solo l’assunzione di responsabilità nei confronti di quelle vicende ha reso possibile e continua a rendere possibile oggi, la realizzazione di una cittadinanza democratica, che non sia fondata sul silenzio dell’oblio, ma sulla conoscenza piena dei drammi della storia».

«Proprio per questo, – ha aggiunto Rollandin –  le istituzioni sono chiamate – e la Regione Valle d’Aosta avverte con particolare responsabilità questo impegno – ad alimentare il confronto con le memorie testimoniate e trasmesse attraverso le più diverse modalità espressive, dai percorsi rievocativi alle rielaborazioni artistiche al Treno, che ogni anni porta i giovani alla scoperta di un passato tragico che ha segnato in maniera pesante la storia dell’umanità, fino ad arrivare alla nascita del Comitato del Settantesimo della Liberazione, istituito con legge e che ha di recente cominciato la propria attività, sempre nel solco del ricordo e del rispetto di un passato doloroso».

Alla cerimonia, oltre al Presidente della Regione, è intervenuto Carlo Guaramonti, Presidente della Federazione regionale dell’Associazione nazionale ex Internati.

La medaglia d’onore è coniata dalla Zecca di Stato in metallo: su una faccia è riportato lo stemma della Repubblica Italiana e la scritta Medaglia d’onore ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti 1943-1945 e sull’altra vi è un cerchio di filo spinato, con inciso il nome dell’internato o del deportato.