Pd, il nuovo Segretario Regionale si sceglie in Calabria e non a Roma

direttivo cittadino pdLa risposta a coloro che avevano proposto a Renzi il nome di Magorno Se a Roma non si ride a proposito delle fibrillazioni che si manifestano nel Pd, in Calabria le previsioni “meteo” annunciano temperature fredde. Come dire: il lupo perde il pelo ma non il vizio di disconoscere le regole del gioco politico e il non accettare ciò che deve avvenire attraverso i congressi. In previsione del congresso regionale del Pd che dovrebbe eleggere il nuovo segretario, un gruppo di aderenti al Pd (Lotti Luca, Guerini Lorenzo, Consiglieri regionali, Segretari provinciali) avrebbe chiesto al segretario nazionale, Matteo Renzi, di sponsorizzare Ernesto Magorno alla segreteria regionale. La risposta di altri appartenenti al Pd non si è fatta attendere, i loro nomi sono: Gaetani Rocco, Infante Simona, Contarino Sergio, D’Ettoris Enrico, Adamo Antonio, Pristerà Francesco, Megna Giuseppe, Frontera Umberto, Scarriglia Mario Osvaldo, Frontera Umberto, Ambrosio Michele, Donato Lorenzo, Galea Mario, Molè Claudio, Livadoti Francesco, Giungata Antonella, Esposito Filippo, Candigliota Giuseppe, De Vona Giancarlo. E la risposta è stata: “Apprendiamo dalla stampa che, come definirli?, un gruppo eterogeneo di “calabresi”, esponenti e dirigenti del Partito Democratico, avrebbe richiesto alla Segreteria Nazionale “la benedizione” sul nome di Ernesto Magorno alla Segreteria Regionale del Partito. Riteniamo che questo tipo di benedizioni “romane” siano fuori da ogni ipotesi di rinnovamento da tempo auspicato anche dallo stesso Segretario Renzi e sul quale ha trovato concorde condivisione l’ampia maggioranza del partito. Dopo la lunghissima fase buia del commissariamento regionale ritenevamo di essere sulla buona strada per portare il partito fuori dal tunnel e rimetterlo sui binari giusti della credibilità politica che è fatta d’idee, di proposte, di partecipazione. Questo tentativo di ritorno alle vecchie dinamiche basate su bizantinismi e tentativi di accordi romani può segnare un pericoloso ritorno all’indietro sul quale non siamo e non possiamo essere d’accordo. Non siamo d’accordo perché riteniamo che da Crotone è partito un segnale forte di rinnovamento. In occasione delle primarie per la scelta del Segretario Nazionale la provincia di Crotone ha espresso una grandissima partecipazione popolare che in termini numerici per la vittoria di Matteo Renzi si è tramutata in un risultato straordinario, unico sul territorio calabrese. Il Partito Democratico crotonese ha sposato, con grande maturità, l’idea di rinnovamento promossa da Matteo Renzi ed ha risposto alla grande, con una percentuale altissima, alla chiamata sulla nuova visione del Partito. L’aver condiviso questa idea significa anche aver accettato un percorso che pone nella discussione collettiva e non nelle valutazioni di pochi intimi la scelta di dirigenti e di organismi. Il tentativo di cambio di marcia in corsa non risponde alla nostra visione di Partito. Ribadiamo, il periodo buio del commissariamento del Partito Regionale vada completamente messo alla spalle attraverso la scelta di un Segretario Regionale che risponda a una naturale esigenza di rinnovamento che venga fuori da una discussione condivisa e non da tatticismi. Riteniamo che il Partito Democratico della provincia di Crotone possa tranquillamente esprimere professionalità di grande spessore politico ed umano in grado di poter mutuare la positiva esperienza crotonese anche a livello di segreteria regionale. Tuttavia, al di là di una candidatura crotonese che consideriamo naturale, una regola alla quale non ci sentiamo di derogare e che invitiamo tutti a rispettare è che il nuovo segretario regionale debba essere espressione di una valutazione condivisa che non può escludere nessuno e tanto meno Crotone e la sua provincia che, sottolineiamo ancora una volta, ha espresso in termini percentuali una adesione ampissima alla linea del Segretario Nazionale Matteo Renzi. “Il nuovo Segretario Regionale si sceglie in Calabria e non a Roma”. Non sono parole nostre ma pronunciate, durante il convegno “la Nuova Calabria” che si è tenuto a Crotone, dal portavoce della Segreteria Nazionale Lorenzo Guerini. Un concetto che condividiamo in pieno e dal quale non ci sposteremo di un centimetro. Noi riteniamo che nei prossimi giorni bisogna generare una serie di riunioni al fine di rendere la partecipazione e la condivisione la più larga possibile, pertanto ci faremo promotori d’iniziative che vedano i gruppi dirigenti crotonesi partecipi e soprattutto attivi”.