Petrolio, Val d’Agri avviare concertazione sindaci-Regione

“Il trasferimento della Struttura di Progetto Val d’Agri e dei suoi uffici da Potenza, cioè dalla sede della Regione, alla sede dell’Area Programma Val d’Agri a Villa d’Agri, non deve ridursi ad una questione, sia pure rilevante, di risparmio economico e di benefici per i cittadini del comprensorio petrolifero che potranno più comodamente raggiungere lo sportello ed usufruire dei servizi erogati dal P.O. Val d’Agri. C’è bisogno di una nuova programmazione delle royalties che abbia una visione intercomunale e sia finalizzata a progetti di sviluppo produttivo e nuova occupazione”. A sostenerlo è il coordinamento IdV della Val d’Agri che aggiunge: “L’incontro previsto con il Presidente Pittella martedì prossimo dai sindaci della valle, battezzati ‘ribelli’ per le iniziative promosse nei mesi scorsi anche in conflittualità con la precedente giunta regionale, è sicuramente l’occasione per avviare quella svolta tanto attesa nell’utilizzo delle royalties. La nuova legislatura regionale infatti – a parere di IdV della Val d’Agri – deve partire da una concertazione sindaci-Regione decisamente più efficace per realizzare gli investimenti del P.O. Val d’Agri superando i limiti sinora riscontrati nella frantumazione della spesa con scarsi risultati per le comunità locali. Si tratta inoltre di definire il ruolo dell’Area Programma che al pari di quelle che hanno sostituito le disciolte Comunità Montane non ha certo brillato di operatività. Tra l’altro il Presidente Pittella ha espresso la volontà di una riflessione sul futuro delle Aree Programma nell’ambito della riforma della governance locale che in Val d’Agri ha un peso maggiore per effetto delle royalties derivanti dall’estrazione petrolifera e per effetto della gestione del gas da gestire in maniera diversa dall’attuale che ha scatenato le legittime proteste dei Comuni esclusi dal beneficio della gratuità. Senza una stretta sinergia tra le comunità locali e le loro rappresentanze istituzionali e la Regione sarà più difficile ottenere dal Governo Nazionale e dalle compagnie petrolifere ascolto e risposte alle tante richieste”. Per IdV infine “tutela dell’ambiente, della salute e del territorio e opportunità di lavoro e sviluppo non possono essere separati”.