Marò, rientro in Italia qualcosa si muove

Da lunedì prossimo il Presidente della Corte Suprema del paese asiatico prenderà in esame il ricorso presentato dall’ambasciatore d’Italia, Daniele Mancini, a nome dei due marò, per sbloccare il loro processo.

Nella prima udienza è previsto l’intervento dell’avvocato Mukul Rohatgi che illustrerà il contenuto della “petition” e solleciterà la Corte a prendere iniziative concrete.

Ad un anno dalla sentenza in cui il massimo tribunale indicava contenuti, modi e tempi delle indagini e del processo, nulla è stato fatto. L’accusa, attraverso la polizia investigativa Nia, ha cercato di far trasferire la tutela dei due marò ad una Corte speciale antiterrorismo, in base a una Legge per la repressione della pirateria marittima (SUA Act). L’udienza di lunedì sarà seguita con ogni probabilità da una seconda, in cui la parola passerà al rappresentante dello Stato indiano, che dovrà presentare le sue controdeduzioni. Quindi il giudice Sathasivam potrà decidere il da farsi. L’obiettivo dell’Italia è riportare i militari in Italia in attesa che la giustizia italiana faccia il suo corso.