Cia, rilanciare piani per agro-energia e suino nero

Un Piano di agro-energia secondo la semplice proposta di un mini-impianto solare e/o di un mini-impianto eolico in ogni azienda agricola e il rilancio del piano suinicolo con valorizzazione del ‘Suino nero lucano’ sono le proposte principali emerse dal congresso comunale di Tricarico della Cia. Biomasse e biogas insieme – è stato sostenuto nel congresso – hanno i numeri e il potenziale per diventare una fonte strategica per la nuova politica energetica nazionale e rappresentano anche un’opportunità di reddito integrativa per le aziende agricole, in grado di far crescere il Pil del settore di almeno 5 punti. Puntare sulle agroenergie vorrebbe dire abbassare i costi della bolletta energetica e dei carburanti e ridurre le emissioni di anidride carbonica. Di qui la proposta della Cia tricaricese di esonerare le imprese agricole che finalizzano la produzione di energia verde per autoconsumo. Quanto alla suinicoltura, settore trainante l’economia di Tricarico, è stato fatto il punto del comparto. Oltre 100mila capi allevati in 3500-4000 aziende, per i tre/quarti a conduzione familiare e con una trentina di aziende-allevamenti organizzati attraversa “filiera”, una “nicchia” di razze autoctone tra cui il suino nero che comunque non superano il migliaio di capi: sono questi i numeri principali della suinicoltura lucana al centro del Progetto di Filiera legata ad un modello specifico agro-alimentare che prevede la realizzazione di un sistema di imprese a rete (dall’allevamento, alla traformazione-stagionatura, alla commercializzazione e ristorazione). “Di pari passo con la valorizzazione del ‘Suino nero lucano’ -spiega Carbone– ci sono una serie di azioni per il rilancio del comparto tra cui la proposta della “Strada dei salumi lucani”, oltre che una via turistica, è anche una strada nel tempo alla ricerca di tradizioni antichissime, visto che già i romani riconoscevano la qualità dei salumi della nostra regione. Un progetto importante riguarda i salumi della Media Valle del Basento e prevede la creazione di una filiera di salumi prodotti con suini allevati allo stato semibrado da un’associazione di produttori con sede a Tricarico”.