Potenza, X Legislatura rappresenti una positiva svolta

“Un buon inizio di lavoro al presidente Pittella e alla Giunta chiamata in questa difficile congiuntura economica e sociale, in sintonia con questo Consiglio e sicuramente anche con tutti i soggetti della rappresentanza sociale a lavorare per il bene comune della Basilicata”. Lo ha dichiarato Giannino Romaniello, questa mattina, nelle vesti di Presidente dell’Assemblea in quanto consigliere più anziano, rivolgendo subito dopo un saluto a tutti coloro che hanno perso il lavoro auspicando che “l’inizio di questa legislatura, coincidente con il nuovo anno, rappresenti una positiva svolta per l’intero mondo del lavoro a partire dalle tante vertenze aperte”. “La comunità lucana – ha proseguito Romaniello – è una realtà che ha saputo affrontare momenti difficili con dignità, senso dello stato e dell’appartenenza, mettendo sempre al primo posto la persona, atteggiamento non sempre adeguatamente riconosciuto da parte dello Stato centrale, di cui la questione petrolio ne è l’esempio più significativo. Purtroppo non sempre la classe politica è stata capace di interpretare e difendere l’interesse del territorio, come positivamente avvenuto nella vicenda Scanzano, in quella dei 21 giorni di lotta alla Fiat e nella battaglia delle popolazioni del Vulture circa la modifica del tracciato dell’elettrodotto Matera – Santa Sofia. Lo scioglimento anticipato della legislatura e la scarsa partecipazione al voto di novembre – ha sottolineato il consigliere – dimostra quanto sia profondo il solco tra cittadini e classe politica. Un distacco che va colmato attraverso la capacità di ascolto, interpretazione e risposte da parte dei rappresentanti politici con un’azione di governo incisiva e trasparente, assumendo i temi urgenti del lavoro, della difesa dell’ambiente, della salute e del territorio dentro un progetto per la Basilicata dove l’interesse generale prevalga sempre su quelli individuali, corporativi e politici”. Successivamente ha preso la parola il consigliere Mollica (Udc) riferendosi alle polemiche di questi ultimi giorni rispetto all’incompatibilità dei consiglieri. Mollica dopo aver manifestato la volontà di interessare della questione la Giunta per le elezioni, ha precisato che “non vi è alcun motivo ostativo a svolgere il ruolo di consigliere regionale per il quale la gente ci ha votato. La norma in vigore prevede in maniera chiara che l’incompatibilità si perfeziona per effetto di una lite pendente civile o amministrativa con il corrispondente Ente. Allo stato – ha continuato il consigliere – non esiste alcuna sentenza passata in giudicato che lo abbia dichiarato responsabile verso l’Ente né esiste un debito certo, liquido ed esigibile da restituire e non pende alcun procedimento civile o amministrativo contro la Regione. I presunti fatti addebitati dalla pubblica accusa si sono verificati rectius compiuti quando lo stesso era consigliere regionale e sembrerebbero connessi con l’esercizio del mandato di consigliere”.