Padova, Scrovegni identità della Città

“E’ un cult e attira 250 mila visitatori l’anno. La Cappella degli Scrovegni è per sua natura patrimonio dell’umanità e un pezzo dell’identità stessa della città. E’ nostro dovere lasciarla in eredità nelle migliori condizioni possibili e per questo da sempre è sottoposto ad un’azione di monitoraggio e cura. Non solo adesso, ma dalla fine dell’800 quando l’Amministrazione ne divenne proprietaria” così il vicesindaco reggente Ivo Rossi presentando il convegno “Giotto e il suo messaggio. Aggiornamenti, interconnessioni, conservazione, salvaguardia” che si terrà il 25 e 26 marzo prossimi nell’Aula magna del Bo.

Il ministro Massimo Bray, rispondendo al question time alla Camera, ha garantito il sostegno alla candidatura dei cicli di affreschi trecenteschi padovani nel novero dei siti patrimonio dell’Unesco, proposta avanzata da Padova già nel 1996, quindi il sindaco Rossi annunciando il convegno internazionale di studio organizzato dal Comune di Padova assieme al ministero dei Beni culturali e dalla Sovrintendenza dei beni artistici del Veneto ha aggiunato: “Da sempre la cappella degli Scrovegni è monitorata da parte dell’Istituto superiore per la Conservazione ed il restauro. Per garantire la conservazione del ciclo degli affreschi di Giotto c’è bisogno non solo dell’attenzione ma anche dell’apporto scientifico dei massimi esperti a livello internazionale. Con il convegno contiamo che i massimi esperti delle diverse discipline che converranno a Padova possano, con la loro autorevolezza di massimi specialisti, indicare eventuali altri accorgimenti che portino alla individuazione delle migliori linee per la conservazione di questo monumento”.