Val d’Agri merita attenzione nazionale

“La necessità di coniugare vita e lavoro, attività produttive ed estrazione petrolifera, non diventi il pretesto per giustificare ritardi che gravano sulla salute dei cittadini o per sorvolare sui giusti percorsi di vigilanza specie ad opera degli organismi dello Stato e della Pubblica Amministrazione che hanno responsabilità di controllo”. Lo afferma il responsabile organizzativo di Italia dei Valori, Luciano Pisanello, commentando la “fiammata” registrata oggi dal Centro Oli Eni di Viggiano. “Per Italia dei Valori le vicende Ilva di Taranto e Centro Oli Eni di Viggiano sono due facce della stessa medaglia: al primo posto – afferma il dirigente nazionale di IdV – c’è la tutela della salute, dell’ambiente e delle attività agricole e produttive dei territori e delle comunità locali che vi risiedono perché esse non hanno prezzo. Se l’acciaio tarantino come il petrolio lucano continuano a rimanere strategici per gli interessi economici del Paese, il Governo faccia una operazione verità anche sulle cifre che realmente occorrono per il risanamento e la riconversione degli impianti tarantini e per i danni provocati alle aziende agricole e alle pmi della Val d’Agri. E’ intollerabile che Taranto e la Val d’Agri siano in cima alle preoccupazioni della politica quando si tratta di calcolare quanto strategica siano l’area industriale pugliese e il distretto petrolifero Eni rispetto al Pil nazionale, ma i suoi abitanti scompaiano quando invece si tratta di affrontare e sanare situazioni di disastro ambientale e sanitario. Secondo l’Italia dei Valori “bisogna vigilare affinché questi territori conoscano davvero Giustizia”.