Per Tasi spesa tra 49 e 335 euro a Potenza e Matera

“Secondo un calcolo effettuato dal Servizio politiche territoriali della Uil, la nuova Tasi, con le diverse prospettive di aliquote (tra il 3 e il 3,3 per mille sulla prima casa, e – sommata all’Imu – tra il 10,6 e l’11,1 per mille sugli altri immobili), comporterà una spesa minima di 49 euro in media e massima di 335 euro alle famiglie di Potenza e di Matera. A Matera per un bilocale costerà da 178 euro senza detrazione a 78 euro con detrazione; a Potenza da 49 a 149 euro. Per un trilocale, a Matera, da 335 senza detrazione a 235 euro e a Potenza da 307 a 207 euro”. Lo rende noto la Uil di Basilicata. “Questo extragettito, come annunciato al Governo, – prosegue la nota – verrebbe utilizzato esclusivamente per introdurre ulteriori detrazioni alle famiglie e ai singoli meno abbienti e saranno comunque i Comuni ad avere la facoltà di decidere se utilizzare un gettito maggiore o no, se prevedere detrazioni per tutti o solo per fasce specifiche (fasce deboli, nuclei monopersonali, nuclei numerosi, case popolari) e se eventualmente usarli per coprire “buchi di bilancio” e fornire servizi migliori. “Speriamo – è il commento del segretario regionale della Uil lucana Carmine Vaccaro – che sia l’ultimo atto della telenovela del “ballo del mattone”. L’addizionale aggiuntiva ci può dare soltanto un’idea di quello che potrebbe accadere, in quanto tutto dipende dalle scelte che faranno i singoli Comuni in termini di aliquota e di detrazioni selettive. Per questo, chiediamo al Governo che il Decreto contenga un indirizzo chiaro sulle detrazioni che non dovranno penalizzare i pensionati e i lavoratori dipendenti, in quanto, come dimostrano le nostre simulazioni, senza detrazioni, in molti casi, la TASI è più “salata” dell’IMU”. Dopo aver evidenziato che “secondo il Centro Studi Uil nel Rapporto sulla fiscalità locale in Basilicata lo scorso anno ha prodotto un gettito Imu di 116,7 milioni di euro, con in media 131 euro sulla prima casa e 190 euro per altri immobili”, Vaccaro aggiunge: “Noi insistiamo con il rivedere la tassazione sulla casa nell’ambito della revisione complessiva del federalismo fiscale. Sul fisco locale, continua il segretario UIL, servono certezze, perché con cambi di nome, di regole di scadenze, oltre che ad aumentare il peso fiscale si disorientano i contribuenti, partendo dal peso dell’IMU e delle Addizionali Comunali IRPEF che in Basilicata (246mila contribuenti) è pari al 13,1% sul totale del gettito dell’IRPEF nazionale”.