Pomarico, Martino su giovani e job act

“Ho apprezzato l’incontro del Governatore Pittella con gli studenti del Liceo Classico paritario di Potenza e ancor più il messaggio che ci ha trasmesso su fb affermando che  va bene che un nostro giovane vada fuori a conoscere il mondo, imparare una professione e migliorarsi. Dobbiamo, però  procurargli anche il biglietto di ritorno”. la richiesta è solo una: fare presto per tentare comunque di arginare la fuga di cervelli”. E’ quanto sostiene Domenico Martino, vice sindaco di Pomarico. “Per scacciare l’incubo occupazionale non bastano le ricette messe in campo dal governo con l’ultima legge di stabilita’ ne’, tantomeno, quelle di Renzi con la ‘Job act’. Anche l’idea che sembra ispirare il job act secondo cui sarebbe sufficiente agire sulle regole del mercato del lavoro e sulla formazione per creare occupazione e ridurre il gap occupazionale fra giovani e adulti, e’ del tutto priva di riscontri concreti: la maggior flessibilita’ alla lunga non ha prodotto maggiore occupazione e lo svantaggio relativo dei giovani rispetto agli adulti in termini di tasso di disoccupazione, invece di diminuire, e’ addirittura aumentato, mentre l’’ipotesi di contratto di inserimento a tempo indeterminato, se da una lato va nella direzione giusta, dall’altro lascia almeno due fronti aperti. In primo luogo, quello che sarebbe il vero vantaggio per le imprese, cioe’ la copertura statale dei contributi per i primi tre anni, non risolve il pericolo di ricircolo dei lavoratori, che anzi potrebbe riproporsi in nuove forme. Va per questo riaffermato con forza che l’obiettivo, unico antidoto alla precarieta’, deve essere la definitiva stabilizzazione. Restiamo in fiduciosa attesa della rimodulazione del Piano pluriennale regionale del lavoro”.