Padova, Vicenza e Treviso varano FarExport

Si chiama “FarExport” il nuovo servizio integrato messo a disposizione dalle Confindustrie di Padova, Treviso e Vicenza per supportare il crescente numero di aziende che vuole rispondere alla crisi esportando di più e meglio. Uno strumento, indica una nota, per allargare la platea di Pmi che affida alla spinta del commercio mondiale (+4,6% nel 2014) l’aggancio alla ripresa. È il nuovo risultato dell’alleanza tra le tre associazioni industriali, che spazia, in particolare, nei campi del commercio estero, dell’ambiente, del credito e finanza. Il nuovo servizio sarà presentato mercoledì 15 gennaio nell’ambito del Forum “Il commercio estero 2014: previsioni, prospettive e strumenti di orientamento e ricerca partner”, che si terrà nella sede di Confindustria a Vicenza (Palazzo Bonin Longare) alle ore 14.30. L’internazionalizzazione è una delle leve decisive per sopravvivere, e crescere, in un contesto di ristagno del mercato interno. Una strada che hanno intrapreso stabilmente in Veneto oltre 6.000 imprese manifatturiere con almeno 10 addetti, su un totale di 11.248 (Istat: Censimento dell’Industria 2011). Tra le province di Padova, Treviso e Vicenza si addensa un’area con oltre 4.100 imprese esportatrici, che genera il 65,8% dell’export regionale (33,6 miliardi di euro). Numeri consistenti, che “FarExport” si propone di allargare, portando all’estero, da sole o in rete, almeno 3 mila nuove Pmi che fino a oggi non esportano e operano in prevalenza sul mercato domestico.