Potenza, la casa vera emergenza sociale

“Per mantenere alta la guardia sul problema casa – dice Braia – occorre proseguire con determinazione il ruolo di coordinamento delle commissioni ‘Urbanistica’ ed ‘Edilizia Residenziale Pubblica’ affidate alla Basilicata nell’ambito della Conferenza delle Regioni e quello di componente delle Cabina di regia sulle ‘Politiche della Casa’”. “Nelle prossime settimane – aggiunge – giungeranno al vaglio delle Commissioni della Conferenza delle Regioni “Erp ed Urbanistica”, entrambe coordinate dall’Assessorato Infrastrutture della Regione Basilicata, importanti provvedimenti e decreti in corso di emissione da parte del Governo che dovranno essere istruiti ed approvati in tempi rapidi dai rappresentanti di settore delle Regioni italiane, per consentire il loro conseguente approdo in Aula e, quindi, l’approvazione. Tra questi, l’ultimo è lo schema di Decreto di ripartizione delle disponibilità assegnate al Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione per l’anno 2014 che assegna alla Basilicata circa 650.000 Euro a fronte della totale assenza registrata negli ultimi anni”. “Un primo piccolo risultato positivo – afferma Braia – di una battaglia che, in testa la Basilicata, ha visto impegnata la “commissione e la cabina di regia” ed il Ministero delle Infrastrutture del Ministro Lupi e che dovrebbe concretizzarsi nelle prossime settimane con l’attesa emissione del ‘Decreto sulla Casa’ con al centro le misure di defiscalizzazioni sul bene casa , tanto auspicate. Utile sarà, a tal proposito, proseguire il salto di ‘qualità, avviato da qualche mese come coordinamento, relativo alla ‘ricostruzione’ della filiera istituzionale in ordine alle competenze e al finanziamento delle politiche abitative. Non si può più consentire, a 12 anni dalla riforma del Titolo V della Costituzione, che la serie di Decreti Ministeriali ancora vigenti in materia di requisiti e Fondi destinati alle politiche per la locazione, per il sostegno per le morosità incolpevoli, nonché la struttura sostanziale della stessa legge n. 431/98 non vengano interessate da una profonda revisione. La prima questione è che si pervenga alla regionalizzazione di tali fondi, in coerenza con le logiche costituzionali secondo cui lo Stato determina i Livelli Essenziali che ha l’onere di garantire, anche finanziariamente, nel Paese. E’ necessario determinare ‘costi standard’ sui servizi e registrare il fabbisogno dei territori in ragione di una molteplicità di indicatori. Sulla base di tale fabbisogno si deve procedere al riparto fra le Regioni delle risorse finanziarie che lo Stato annualmente deve rendere disponibili se lo Stato risulterà coerente come quanto sino ad oggi affermato di acquisire che il tema dell’emergenza abitativa è divenuta una grande priorità”. “Alla luce di tali Livelli Essenziali stabiliti con legge dello Stato – afferma ancora Braia – le Regioni sono chiamate alla responsabilità di rispondere ai bisogni dei propri cittadini e dei propri territori, determinando i criteri e i requisiti per l’accesso a tale sostegno economico, secondo modalità operative e gestionali che ogni Regione ha facoltà di stabilire fermo restando l’obbligo costituzionale a cui è chiamata circa la garanzia del diritto assicurato a tutti i cittadini del Paese. Aspetto ulteriore, avviato e che come coordinamento va portato avanti, è relativo alla richiesta di disporre ‘canali’ di finanziamento anche con l’uso delle risorse comunitarie. Per tale obiettivo con un documento consegnato nel mese di Novembre ‘Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014-2020’ si è chiesto ed ottenuto – conclude Braia – di inserire nell’ambito dell’Obiettivo Tematico Inclusione sociale anche le questioni afferenti alle politiche per la casa al fine di assicurare sistematicità di finanziamento per quella che è diventata una vera emergenza sociale”.