Pirelli, la Regione al fianco dei lavoratori per difendere Figline

La Pirelli di Figline Valdarno rappresenta da 52 anni, il cuore della manifattura dello “steel cord”, (una cordicella metallica per la fabbricazione dei pneumatici), un’eccellenza assoluta per l’ Italia e una delle poche aziende di questo tipo in Europa, con un patrimonio di competenze ed elevate professionalità che non può andare disperso e faremo di tutto per far restare in Toscana”.

E’ questo che il presidente della Regione Enrico Rossi dirà al ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato, al sottosegretario Claudio De Vincenti, ai parlamentari toscani e ai presidenti delle commissioni di Camera e Senato per sollecitare, con una lettera che partirà nelle prossime ore, la massima attenzione sulla vicenda, con l’obiettivo di evitare scelte che possano danneggiare una presenza ritenuta strategica nel panorama industriale nazionale e toscano. Il presidente Rossi, facendosi portavoce delle preoccupazioni dei lavoratori, contatterà anche i vertici dell’azienda per fare presente l’importanza dello stabilimento di Figline.

La Regione parteciperà, con l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini all’incontro, previsto per il 14 gennaio a Roma, alle 11, presso il Ministero dello sviluppo economico, con le organizzazioni sindacali e l’azienda. “Siamo al vostro fianco” ha assicurato Rossi ai sindacati e ai rappresentanti dei lavoratori riuniti nel pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati, e al governo “chiederemo di fare chiarezza sulle proposte esistenti e sulle trattative in corso. Per parte nostra siamo pronti ad incontrare eventuali investitori e soggetti interessati a rilevare l’azienda e che intendono farsi avanti”. Nel corso dell’incontro al Ministero tutti i lavoratori di Figline manifesteranno sotto la sede del Mise, in via Molise.

Questo quanto emerso nel corso dell’incontro con il presidente Rossi e l’assessore Simoncini, al quale hanno partecipato le organizzazioni sindacali provinciali di categoria (Fim, Fiom e Uilm) e la Provincia di Firenze.

L’incontro era stato sollecitato per fare il punto sulla vicenda. Nel corso dell’incontro i sindacati hanno anche sollecitato alla Regione un aiuto per verificare, in sede ministeriale, l’effettiva esistenza di un’offerta di una cordata italiana interessata ad acquisire l’azienda di cui si è avuta, finora, solo notizia informale. I sindacati hanno manifestato la loro forte perplessità nel caso di una cessione alla società belga Beckaert poiché, essendo concorrente diretta di Pirelli proprio nel settore dello steel cord, rischierebbe di portare alla chiusura del comparto ricerca e sviluppo di Figline, comparto che l’azienda belga ha già al suo interno. Fim, Fiom e Uilm hanno inoltre annunciato che, nel caso si proceda con la cessione a Baeckert, le tre sigler sindacali tramite la Confederazione europea dei sindacati, invieranno richiesta all’Antitrust europeo affinché verifichi se vi sono le condizioni per l’acquisizione da parte del competitor belga.

Facendo appello alla responsabilità sociale di impresa di una multinazionale italiana come Pirelli, le organizzazioni sindacali hanno ricordato che a Figline, dove si concentrano ricerca, sviluppo e produzione, lavorano 396 ddetti diretti e un indotto di circa 200 persone.