La solidarietà

Kriminal Tango

Kriminal Tango

Solidarietà è un sostantivo che deriva dalla parola francese solidarité che ha come suo significato principale quello etico-sociologico. Il termine indica un sentimento ed un conseguente atteggiamento di benevolenza e comprensione, ma soprattutto di sforzo attivo e gratuito, atto a venire incontro alle esigenze e ai disagi di qualcuno che ha bisogno di un aiuto. E qui ci siamo! A questo Stato non si può certo negare d’essere solidale con i suoi vassalli. Secondo diversi esponenti della filosofia della condivisione l’Occidente sviluppato dovrebbe indirizzarsi verso uno stile di vita più semplice, senza l’eccesso di sovrapproduzione determinata dalla competizione e lo sperpero delle risorse di cui il pianeta dispone, e sostituire il consumismo spinto che fa ormai parte della politica industriale moderna con l’attenzione verso la conservazione dei beni e dell’ambiente, riconoscendone anche il valore spirituale. L’uomo avrebbe confinato la politica e l’economia a un punto tale nel materialismo profondo, da ritrovarsi nelle circostanze critiche attuali. Occorrerebbero una politica e un’economia spiritualmente orientati per mezzo della condivisione, della giustizia e della libertà per ogni persona. Questo accento sul valore spirituale della natura e di ogni settore delle attività umane si accompagna a una visione dell’uomo ottimistica e positiva, in cui giocano un ruolo chiave la condivisione e l’empatia, ovvero la capacità dell’uomo di immedesimarsi nello stato d’animo o nella situazione di un’altra persona, venuta però meno a causa di una cultura individualistica e consumistica imperante, che antepone l’«io» al «noi». In ogni parte del mondo, gli uomini cominciano a comprendere il fatto di essere tutti legati da uno stesso percorso comune, economico e ambientale insieme, così come comprendono le proprie necessità, l’invincibilità della propria forza nell’esigere i propri diritti innati. Le attuali crisi economiche e politiche che l’umanità sta attraversando non sarebbero altro che la grande prova da superare per evolvere spiritualmente, lasciandosi alle spalle un modo di concepire il mondo e le relazioni fra gli uomini ormai superato, incapace di guardare al futuro. E come scrisse Dario Arkel, in  “ Ascoltate la luce” 2009  – – Forse non è più questo il mondo, forse siamo già in un altro mondo, oltre la barriera del ragionevole. Ci diciamo che tutto sommato l’equilibrio del pianeta e delle sue orbite dureranno ancora per millenni, e questo pare tranquillizzarci. M a di tutto ciò non sappiamo spiegarci la ragione. Perché siamo peggiorati, e di molto. E talvolta ci pare straordinario che questa umanità che ripropone odio e guerre, non venga cancellata d’un colpo, dal meteorite che ben può rappresentare la minaccia ultraterrena. Ma il pianeta è fatto anche da innocenti, dobbiamo ricordarlo. Se ci riflettiamo anche solo un momento, osserviamo che i deboli della terra, gli esclusi, gli ammalati, i bambini, le minoranze in genere sono comunque incolpevoli e meritano il futuro e lo meritano, se vogliamo, mettendo in conto anche il nostro sacrificio. Se l’uomo più forte non assicura la vita ai deboli, perde lo scopo principale della propria vita: la ricerca dell’armonia sociale. – Cosa aggiungere altro? Una grande maledizione a questi uomini della casta che per il loro ben stare, per la loro cupidigia, per i loro sporchi intrallazzi, per le loro menzogne, per il loro egoismo hanno ridotto alla fame, complici della Kriminal tango, un paese o una cinta di Comuni se preferite come l’Italia! Che siate maledetti.