Le scelte del Comune di Ferrara su Imu e Tasi

di Tiziano Tagliani e Luigi Marattin

La premessa tecnica e informativa

Come noto la legge di Stabilità 2014, approvata dal Parlamento a fine dicembre, stabiliva la seguente disciplina per quanto concerne la tassazione immobiliare:

ABITAZIONE PRINCIPALE: a) aliquota IMU: da 2 al 6 per mille ma solo per abitazioni di lusso, e obbligatoriamente zero sulle altre. b) aliquota TASI da 1 al 2,5 per mille per tutte le abitazioni principali

Rispetto al 2012 (unico anno in cui si è pagata l’IMU sulla prima casa), sparivano però le detrazioni in forma fissa (200 euro per tutti, più 50 euro per ogni figlio a carico fino al compimento del 26esimo anno di età).

ALTRI IMMOBILI (seconde e terze case, terreni, fabbricati, alberghi, negozi, capannoni, immobili di impresa, ecc): a) aliquota IMU: dal 7,6 al 10,6 per mille b) aliquota TASI: da 1 al 2,5 per mille, ma tale per cui la somma di IMU e TASI non poteva essere superiore al 10,6 per mille

Questa tipologia di TASI si applica anche agli inquilini, in una misura variabile dal 10% al 30% a discrezione del Comune (cioè se l’importo da pagare su quell’immobile è 100 euro, il Comune può decidere di far pagare 70 euro al proprietario, e 30 all’inquilino, oppure 90 al proprietario e 10 all’inquilino o ogni combinazione intermedia).

Il Comune di Ferrara ha approvato il bilancio di previsione 2014 (il 17 dicembre 2013, unico comune capoluogo in Italia), con le seguenti previsioni:

– aliquota TASI abitazione principale: 2,5 per mille – aliquota IMU altri immobili: 9 per mille – aliquota TASI altri immobili: zero

Ieri il Governo ha annunciato un emendamento al decreto legge sugli enti locali (ex-Salva Roma) in cui modifica la disciplina nel seguente modo:

Si concede ai Comuni la possibilità di alzare l’aliquota TASI (sia sull’abitazione principale sia sugli altri immobili) di un’ulteriore ammontare variabile dallo 0,1 allo 0,8 per mille.

Quindi la disciplina diventerebbe, se l’emendamento fosse approvato:

a) aliquota TASI abitazione principale: elevabile fino al 3,3 per mille b) somma di IMU e TASI su altri immobili: elevabile fino a 11,6 per mille

Il maggior gettito derivante da questo possibile incremento non costituisce maggiore gettito per i Comuni ma deve obbligatoriamente essere destinato a finanziare interamente il ripristino delle detrazioni sull’abitazione principale.

Le considerazioni del sindaco Tiziano Tagliani e dell’assessore al Bilancio Luigi Marattin

A fronte della situazione esposta nella premessa:

1) Ricordiamo che Ferrara è l’unico capoluogo di provincia in Emilia Romagna in cui non si pagherà la cosiddetta mini-IMU il 24 gennaio, perché siamo stati l’unico capoluogo a tenere l’aliquota IMU prima casa al valore-base del 4 per mille, quindi non abbiamo conti da far pagare ai cittadini (il governo ha deciso di far pagare ai cittadini il 40% dell’aumento IMU eventualmente deliberato dai Comuni sull’aliquota sull’abitazione principale: noi non avendo aumentato, non abbiamo nulla da far pagare). Tutto questo è stato possibile perché in questi cinque anni abbiamo tagliato il debito (del 29%) e la spesa corrente (del 22% in termini reali).

2) Non solo non ci avvaliamo della possibilità di incrementare la TASI sugli altri immobili, ma confermiamo la nostra scelta di non applicare per niente la TASI sugli altri immobili. Su di questi, infatti, già grava l’IMU (anche se l’aliquota ferrarese è tra le più basse d’Italia). Riteniamo folle in questo momento elevare quindi la pressione fiscale, specialmente sulle attività produttive. Folle sarebbe altresì far pagare gli inquilini (sia famiglie che imprese) su un immobile non di loro proprietà.

3) Eventuali decisioni sulla TASI prima casa le prenderemo solo quando il decreto verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. In ogni caso garantiamo che quello che i cittadini ferraresi pagheranno sulla prima casa sarà assolutamente in linea (se non inferiore) con quello che hanno pagato nel 2012 (infatti nel 2012 l’aliquota era 4 per mille, nel 2014 sarà al massimo 3,3). Ci sentiamo di garantire questo risultato, e allo stesso tempo ci chiediamo se valeva la pena fare tutto questo caos e non conveniva forse tenere l’IMU come era nel 2012.

4) In questo Comune nel 2014 le tasse si abbassano, non si alzano. Ricordiamo infatti che il bilancio di previsione 2014 ha contenuto la scelta (unico Comune capoluogo in Italia) di abbassare di due milioni di euro l’addizionale Irpef sui cittadini ferraresi (pari ad una riduzione media del 15,3%).

Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara

Luigi Marattin, assessore al Bilancio del Comune di Ferrara