L’Aquila, tangenti post terremoto una brutta pagina

Nuova inchiesta denominata “Do ut des” in relazione a tangenti che coinvolgono il Comune dell’Aquila su appalti legati alla ricostruzione post-terremoto del 6 aprile 2009 e, in particolare, a lavori di messa in sicurezza di edifici danneggiati. Coinvolti nomi eccellenti, attuali ed ex amministratori aquilani, funzionari nonché imprenditori: in particolare l’attuale vice sindaco della Giunta Cialente, Roberto Riga, indagato, e gli ex assessori Pierluigi Tancredi Vladimiro Placidi, entrambi agli arresti domiciliari.

Gli indagati sono accusati di aver creato un sistema ben radicato di tangenti per ottenere dazioni di denaro per l’aggiudicazione degli appalti.

Otto, di cui quattro agli arresti domiciliari, gli indagati dell’inchiesta della procura della Repubblica dell’Aquila nei confronti di attuali ed ex assessori e funzionari pubblici aquilani, ritenuti responsabili, insieme a imprenditori, tecnici e faccendieri, a vario titolo, di millantato credito, corruzione, falsità materiale e ideologica e appropriazione indebita.

Il sistema corruttivo ruotava intorno a un nucleo centrale costituito da amministratori attuali e in carica all’epoca dei fatti, tutti  aquilani e quindi terremotati.

I reati, secondo l’accusa, sono stati commessi nel capoluogo nel periodo da settembre 2009, pochi mesi dopo il devastante sisma che aveva causato 309 vittime, a luglio 2011.

L’entità degli appalti contestati è di 500 mila euro, mentre è stata accertata l’appropriazione indebita, attraverso la contraffazione della documentazione contabile, da parte di alcuni indagati, della somma di 1 milione 268 mila euro, relativa al pagamento di alcuni lavori.

Le misure cautelari sono state disposte dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta dei sostituti procuratori della Repubblica dell’AquilaAntonietta Picardi e David Mancini, coordinati dal procuratore della Repubblica Fausto Cardella.

Indagati Pierluigi Tancredi, 60 anni, attuale dirigente dell’Asl numero 1, più volte assessore della Giunta di centrodestra negli anni Duemila, all’epoca dei fatti consigliere comunale delegato per il recupero e la salvaguardia dei beni costituenti il patrimonio artistico della città; Vladimiro Placidi, 57, ex assessore comunale alla Ricostruzione dei beni culturali nonché direttore del Consorzio dei beni culturali della Provincia dell’Aquila.

Detenzione domiciliare per Daniela Sibilla, 38, dipendente collaboratrice del Consorzio beni culturali e già collaboratrice di Tancredi durante i suoi mandati di assessore; Pasqualino Macera, 56, all’epoca dei fatti funzionario responsabile Centro-Italia della Mercatone Uno S.p.a..

Oltre a Riga, gli altri denunciati sono Mario Di Gregorio, 45, direttore del settore Ricostruzione pubblica e patrimonio del Comune dell’Aquila, all’epoca dei fatti funzionario responsabile dell’ufficio Ricostruzione; Fabrizio Menestò, 65, ingegnere di Perugia, all’epoca dei fatti direttore e progettista dei lavori per le opere provvisionali di messa in sicurezza di palazzo Carli, sede del rettorato dell’Università dell’Aquila; Daniele Lago, 40, imprenditore di Bassano del Grappa presidente della Steda Spa.