Prato, Casale e Scanzi per De André

Un altro appuntamento da non perdere per il Prato Festival di Natale organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune, l’8 gennaio al Metastasio alle 21.15. Sul palco Giulio Casale e Andrea Scanzi con Le cattive strade, uno spettacolo dedicato a Fabrizio De André che, in novanta minuti, e proprio alla vigilia del XIV anniversario della sua morte, avvenuta l’11 gennaio 1999, ripercorre la carriera del grande artista. Scanzi, giornalista, autore teatrale e scrittore, racconta gli snodi del percorso artistico del poeta e cantautore ligure. Alla sua narrazione si alternano le interpretazioni del cantautore e attore Giulio Casale, capace di personalizzare con rispetto, personalità ed eclettismo, il repertorio dell’indimenticabile Faber. Un incontro che racconta anche il De André meno noto, che non vuole canonizzare o santificare l’artista ma, al contrario, intende raccontare con passione le continue rivoluzioni e le poderose intuizioni di un intellettuale inquieto, scomodo, irripetibile. “Uno spettacolo per ricordare un grande artista, un poeta, un uomo libero – commenta l’assessore Anna Beltrame -, una serata speciale a conclusione del Festival di Natale che, anche in questa edizione, ha offerto tante occasioni di cultura e di svago, con ottima partecipazione di pubblico in quasi tutti gli appuntamenti”.

Lo spettacolo comprende anche momenti multimediali con la proiezione di filmati originali di Fabrizio De André, estratti audio, foto rare ed esecuzioni dal vivo in acustico e su base. Da Geordie a Brassens, dalSuonatore Jones alla Canzone del maggio, da Se ti tagliassero a pezzetti ad Anime salve. Senza dimenticare la produzione dialettale e l’apporto fondamentale dei tanti collaboratori che si sono avvicendati accanto a lui.

“Fabrizio De André, un talento inquieto, spigoloso, quasi mai facile – commenta Scanzi -. Un uomo bruciato dal desiderio quasi inconscio, e talora da lui stesso mal sopportato, di inseguire e concretizzare rivoluzioni continue. Nessun desiderio di raccontare un santino; molta voglia di restituire gli snodi di un artista vero. Tra i più grandi del Novecento italiano”. Di certo, De André è stato uno dei più importanti cantautori del secolo scorso. “Ognuno di noi che si provi a fare oggi lo stesso suo mestiere – aggiunge Casale – gli deve almeno un pezzo della propria chitarra, del proprio cercare e spesso non trovare una voce, e un tono, altrettanto autorevole, impeccabile. Questo basti a darci il senso di restituzione, per il tanto ricevuto”. Alla biglietteria del Metastasio sono disponibili gli ultimi biglietti al costo di 5 euro (posto unico).