Frosinone, il Comune paga i debiti per la frana del viadotto

L’amministrazione comunale ha liquidato le somme spettanti (circa 250.000 euro) alle ditte che hanno effettuato, all’epoca della frana del viadotto Biondi, i primi lavori in somma urgenza per la messa in sicurezza dell’area. Come si ricorderà, infatti, nello scorso mese di marzo a seguito del movimento franoso che interessò la collina a ridosso del viadotto Biondi, furono necessari, oltre ad un monitoraggio continuo e scrupoloso, numerosi interventi per cercare di mettere in sicurezza l’intera area. In particolare, i lavori riguardarono la chiusura dell’arteria stradale, la messa in sicurezza della stazione a valle dell’ascensore inclinato, l’attuazione della tecnica del by-pass con tubazioni di cemento nel letto del fiume Cosa per evitare l’esondazione del corso d’acqua nella parte bassa della città e l’ingabbiamento di parte del fronte collinare interessato dalla frana con la tecnica dello spritzbeton, un calcestruzzo speciale che, insieme ad una rete protettiva, ha bloccato per lungo tempo la caduta di terra a valle. Proprio in questi giorni, quindi, l’ente comunale ha provveduto a liquidare le somme spettanti alle aziende per l’esecuzione dei lavori, l’attuazione dei piani di sicurezza e la fornitura dei materiali e quelle relative ai rilievi, monitoraggi, indagini geotecniche, la direzione dei lavori, la contabilizzazione e il coordinamento della sicurezza, le attività di consulenza e supporto e le spese per accertamenti di laboratorio, verifiche tecniche e collaudi per un totale complessivo di 242.773,84 euro. “Voglio esprimere un particolare ringraziamento a quanti in occasione della frana dello scorso marzo hanno lavorato per la messa in sicurezza dell’area interessata – ha commentato il sindaco Nicola Ottaviani – dimostrando grande professionalità e dedizione alla città. L’amministrazione comunale, come da impegno assunto, ha provveduto a liquidare le somme spettanti a tutti i soggetti, con particolare riferimento alle imprese locali che avevano bisogno di una boccata di ossigeno e che non hanno esitato un attimo ad attivare il cantiere, senza che vi fossero certezze in ordine al momento dei pagamenti. La loro fiducia sembra proprio sia stata ben risposta”. Il cantiere, dopo i lavori di somma urgenza di propria competenza effettuati dal Comune, è passato alla Regione e all’Ardis per il prosieguo delle lavorazioni di loro competenza.