Dal centro ai quartieri il Natale romano

natale colosseoLa grande festa cittadina è in preparazione ed è il concertone di Capodanno, quest’anno dedicato alle donne, con il Circo Massimo pronto a riempirsi di musica e di calici per dire addio al 2013 e brindare al 2014. Intanto Roma è Natale diffuso: capillare nei quartieri, d’atmosfera nelle piazze del centro storico, unico tra i resti archeologici, di respiro europeo nei centri di aggregazione e nei luoghi della cultura come l’Auditorium. Lasciando ai concittadini il piacere di riscoprire i capisaldi della tradizione natalizia capitolina – i presepi, le bancarelle a piazza Navona… – ecco qualche suggerimento per trovare il “proprio” Natale, quello più nelle corde di ciascuno.

Partiamo dal centro del centro, ossia dai Fori Imperiali: quest’anno la via è interamente pedonalizzata fino all’Epifania. Isola pedonale in senso stretto, senza neanche i mezzi pubblici. Grande occasione per godersi al meglio un posto che, oggettivamente e non per eccesso retorico, è una delle meraviglie del mondo. Per vederlo come di norma non lo si vede e per immaginare come potrà essere.

Rimanendo in zona, puntiamo sull’Ara Coeli: qui a Santo Stefano, la mattina, c’è un concerto molto speciale. Monteverdi riletto in chiave pop-jazz-mediterranea da una formazione davvero multiforme, comprendente nomi come Patrizio Fariselli – storico tastierista degli Area – e il maestro di zampogna Orazio Corsaro. Con i musicisti disposti a macchia d’olio nella basilica e il suono che arriva a raggiera: concezione che ricorda le grandi esecuzioni vocali-strumentali del Cinquecento in San Marco a Venezia. Ma con sonorità di tutt’altro segno. Che a loro volta rivestono gli spartiti sacri di un genio del primo Seicento. Insomma, combinazione inedita ed evento musicale – potendo – da non lasciarsi sfuggire. Tanto più che l’ingresso è gratuito.

Natale per tutti, ovunque, anche nei luoghi metropolitani più hard o legati al quotidiano come le stazioni, i cortili, le case famiglia, i centri commerciali, gli ospedali. Perché sia veramente Natale per ogni romano, adulto o bambino, in salute o malato, socialmente inserito o emarginato, nato qui o immigrato. La scia della cometa tocca tutti i quartieri con il programma delle feste nei Municipi.

Natale per famiglie e soprattutto per i bambini e i ragazzi: qui il menu è ampio, basta orientarsi ad esempio tra le iniziative di quartiere cui abbiamo fatto ora cenno. Aggiungiamo tre mete di sicuro impatto per i più giovani: il Natale all’Auditorium, un caleidoscopio di classici natalizi (gli artigiani, il mercatino, l’area giochi, il circo…) con pista di pattinaggio e naturalmente la musica nelle sale; il Natale al Bioparco che, tra l’altro, a Santo Stefano presenta il mago-illusionista. Infine, per i più sportivi, la pista di skateboard a Testaccio.

Roma, dunque, si conferma tra le grandi mete natalizie mondiali, abbinando il grande evento al ”piccolo ma bello” delle luci e dei segni di festa disseminati sul territorio. Unendo le rivisitazioni contemporanee da metropoli globale al persistere del colore nostrano, quell’aria di Natale che è solo romana e nasce da un irripetibile incrocio di fattori: storia millenaria, peculiari tradizioni di popolo, status di capitale non solo di un paese ma anche di una religione, quella che nel Natale saluta la nascita del Dio-uomo.

Un Natale da vivere con particolare pienezza, quello romano. Senza peraltro dimenticare gli aspetti pratici: come gli orari dei mezzi pubblici, che non spariscono ma un po’ si riducono (è Natale anche per gli addetti al trasporto locale); e il corretto smaltimento degli avanzi della festa: l’Ama s’impegna per riciclare più carta e cartone del solito, noi diamole una mano.