Firenze, Informatizzazione Pubblica amministrazione caos INPS

L’intervento del consigliere Scino del Pd. “Quest’anno per la prima volta non sono stati inviati agli artigiani e commercianti l’informativa dell’Inps dove viene comunicato il codline e gli importi aggiornati da versare dei contributi INPS. E’ l’effetto della legge di stabilità 2012, che prevede che le Pubbliche Amministrazioni debbano utilizzare come canale privilegiato quello telematico. Come avevo previsto in una precedente comunicazione del 23/03/2013, le conseguenze del mancato invio sono state quelle che molti artigiani e commercianti si sono visti arrivare le richieste di pagamento direttamente su cartella esattoriale, con consistenti aumenti derivanti da interessi e sanzioni per il ritardato pagamento. Il primo evidente effetto della legge di stabilità 2012 è quindi quello di far pagare un tributo speciale, non previsto esplicitamente in nessuna norma, una vera e proria TASSA OCCULTA, pari alle maggiori sanzioni che molti artigiani e commercianti onesti stanno pagando all’inps. Mi domando però, se è vero che 4 cittadini italiani su 10 non hanno mai fatto accesso ad internet, il senso reale della norma prevista dalla legge di stabilità 2012, è evidente: limitare pesantemente il diritto di accesso al sistema pubblico a 4 cittadini su 10. Ovviamente sugli stessi rimangono solo i DOVERI ( le sanzioni che sono costretti a pagare). Sfortunatamente però non è un caso sporadico, ma una mentalità che sta prevalendo tra i burocrati della pubblica amministrazione. Ci sono ormai tanti esempi di vero e proprio statalismo arrogante ( obbligo della tracciabilià sopra i 999,00 euro, nuovo redditometro e redditest che non rispettano la legge sulla privacy, delega di vigilanza a terzi, aumento consistenti (dal 19 al 37%) delle detrazioni a favore dei partiti e contestuale riduzione delle detrazioni per le spese mediche interessi su mutui e simili ( dal 19 al 17%); aumento degli acconti (?) sulle imprese societarie al 102,5%, la mini imu, la IUC, il porcellum incostituzionale ecc. )

Si parla tanto di diritti del contribuente e principio del legittimo affidamento. Si richiama con altisonanza lo Statuto del Contribuente come esempio di civiltà giuridica, laddove il contribuente non può subire sanzioni in caso di buona fede, incertezza della norma e legittimo affidamento nell’Amministrazione. Peccato che poi queste tutele restano solo sulla carta. Ma questa mentalità e modo di fare ha messo in crisi l’Italia e se non si ha il coraggio di rimetterla in discussione, la conseguenza sarà l’allontanamento del cittadino onesto dalle istituzioni con gravi conseguenze sociale ( aumento della povertà e conflitti sociali e generazionali) e non si fermerà l’emoragia delle tante imprese che stanno delocalizzando all’estero e non mi riferisco solo a paesi così detti sottosviluppati. Pertanto rivolgo un accorato appello alla politica affinchè prenda veramente coscienza della situazione reale del paese e ponga azioni decise e chiare conseguenti, creando con coerenza vera equità sociale, riscoprendo due valori fondamentali: SERVIZIO e GRATUITA'”.