Firenze, Parco delle Cascine nuovo impianto di illuminazione all’avanguardia

Un impianto di illuminazione all’avanguardia, capace di adattare la luce alle diverse situazioni e che comprende anche l’installazione di 23 telecamere. È quanto prevede il progetto esecutivo del nuovo sistema di illuminazione del Parco delle Cascine approvato dalla giunta comunale nell’ultima seduta su proposta dell’assessore alla mobilità Filippo Bonaccorsi. “Questo intervento si inserisce negli obiettivi di recupero e rilancio del Parco delle Cascine avviati dall’Amministrazione – sottolinea l’assessore Bonaccorsi –. Più luce significa maggior comfort e sicurezza per i fruitori del parco. Abbiamo scommesso sulle Cascine e stiamo lavorando per rendere il parco sempre più fruibile e godibile e restituirlo ai fiorentini”. In dettaglio la struttura della nuova illuminazione attraverserà longitudinalmente il cuore del parco dal ponte della tramvia fino a incontrare il viale dell’Aeronautica passando per viale della Catena, piazzale delle Cascine, viale dell’Indiano, Galoppatoio dei Barberi tangendo l’anfiteatro. Questa area è attualmente priva di illuminazione: il nuovo impianto consentirà quindi di recuperare vivibilità e fruibilità anche degli spazi ciclopedonali interni al parco che uniscono punti focali del territorio (tramvia, Pavoniere, anfiteatro, piazzale dell’Indiano). Il progetto però va oltre alla semplice illuminazione, puntando infatti a unire nella medesima rete impiantistica più servizi, ovviamente nel pieno rispetto dei vincoli ambientali del luogo: ovvero sorveglianza, illuminazione “on demand” volta alla massima efficienza energetica, controllo remoto e monitoraggio puntuale dei sistemi. Grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, infatti, ai corpi illuminanti dotati di sorgenti LED si affiancheranno sensori intelligenti che consentono di introdurre la cosiddetta illuminazione “adattiva”, ovvero capace di adattarsi alle diverse situazioni grazie al telecontrollo indipendente di ogni punto luce gestito da un apparecchio (concentratore) collocato nel quadro di controllo. Questo strumento acquisisce i dati dal campo attraverso la telecamera associata ad una data zona che, rilevando la presenza di corpi in movimento nelle vicinanze dei punti luce dell’area, invia i comandi per adattare l’illuminazione. Sfruttando i lavori di predisposizione edile per realizzare l’impianto di illuminazione, sarà infatti collocato anche un cavo in fibra ottica che consentirà lo sviluppo di una infrastruttura ICT che utilizzerà il sistema di illuminazione pubblica per raccogliere informazioni in tempo reale relative alla domanda di servizi Si tratta di informazioni finalizzate a ricostruire la domanda di servizi (esempio di illuminazione, di mobilità etc) e a ricostruire una istantanea della situazione urbana (per esempio i fattori climatici e ambientali, le situazioni critiche, le emergenze) mediante un sistema gestionale di tipo “cloud computing. Grazie al cavo in fibra ottica sarà realizzato anche un sistema di videosorveglianza sull’intera area (viale della Catena, viale dell’Indiano e Galoppatoio dei Barberi). Saranno 23 le telecamere, di cui 22 poste in testa ai nuovi sostegni dell’illuminazione pubblica e una invece collocata su un palo già esistente in viale del Pegaso presso l’incrocio con il Galoppatoio dei Barberi. Si tratta di telecamere fisse collegate lungo l’anello in fibra ottica: tutti i flussi video saranno ricondotti al sistema di gestione e registrazioni del Comune presso la sede di via Giotto. Parte delle telecamere, quelle montate nel tratto dal Galoppatoio alla zona dell’anfiteatro, saranno inoltre idonee per la sperimentazione fin da subito del sistema di illuminazione adattiva. Anche le telecamere nel tratto viale delle Catena e viale dell’Indiano fino a viale del Pegaso saranno predisposte per essere utilizzate, successivamente, per l’illuminazione adattiva. L’infrastruttura di predisposizione edile sarà realizzata al centro della carreggiata per evitare danneggiamenti alle radici degli alberi: i lavori interesseranno viale della Catena, viale dell’Indiano (tratto) e il Galoppatoio dei Barberi all’interno del parco. Per quanto riguarda la tipologia degli impianti di illuminazione, sono state scelte le sorgenti luminose a LED che garantiscono, tra l’altro, una migliore sostenibilità ambientale, una elevata durata, la massima flessibilità di regolazione, la tendenza all’aumento dell’efficienza luminosa grazie alla costante evoluzione tecnologica. Inoltre, per evitare interazione con la fotosintesi delle piante e limitare le interferenze con la fauna saranno utilizzate sorgenti led bianche. Il sistema con cui le sorgenti LED possono essere controllate e gestite in remoto consente di dividere i tratti stradali interessati in aree, gruppi o singoli punti per i quali programmare accensioni e livelli in funzione delle necessità contingenti (per esempio in occasione di eventi). Questo sistema di gestione consente da una parte di limitare notevolmente i già ridotti consumi energetici determinati dall’efficienza delle sorgenti led, dall’altro di rispettare le zone ambientali protette del parco quando non è necessario mantenere elevati livelli di illuminazione se non spegnere del tutto l’impianto ad orari predefiniti. Ovviamente, visto il contesto in cui si inserisce il nuovo impianto di illuminazione, grande attenzione è stata dedicata anche alla scelta dei sostegni e dei corpi illuminanti con coniugare massima sostenibilità, compatibilità ambientale e minor impatto. È stato individuato un innovativo sostegno a sezione circolare, di altezza più limitata, dotato di fusto il legno lamellare incollato e costituito da tavole di legno provenienti da foreste gestite in maniera sostenibile. Anche sulla base delle indicazioni della soprintendenza è stata scelta la finitura in legno scuro. Per quanto riguarda il corpo illuminante, sulla base dell’analisi delle foglie delle specie di alberi presenti nel parco è stata scelta la forma ovale. Sarà realizzata in alluminio di colore scuro, riprendendo le finiture dello stesso materiale del sostegno il legno. Il costo del progetto è di 1.146.000 euro di cui 896.000 arriveranno dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze sotto forma di contributo finalizzato richiesto dall’Amministrazione comunale.