Crotone, rubata nel centro storico una testina del 1° sec. d.C. Indignazione dell’Amministrazione comunale

Incredibile ma vero!  Furto al patrimonio storico – artistico. La notte scorsa, nel bel mezzo del centro storico di Crotone, è stata asportata dalla volta di un antico palazzo gentilizio la testa di marmo che riproduceva un viso di fanciullo, risalente al 1° secolo d.C. È un fatto grave che indigna i cittadini e il Palazzo. Per l’Assessore comunale alla Cultura Antonella Giungata, è un bruttissimo atto che “fa male soprattutto a quella Crotone che vuole riemergere, riscattarsi, lavorare per lo sviluppo, ritrovare la sua identità puntando sul rilancio del settore turistico – culturale”. Ed ancora, scrive la Giungata in una nota, “è un atto che ci mortifica come cittadini ed indigna profondamente. E’ un gesto che mina alle radici tutti gli sforzi che in questa città si stanno profondendo, nonostante le difficoltà oggettive, per determinare una nuova sensibilità culturale che sta alla base del vivere civile, necessario per il cambio di passo di cui Crotone ha bisogno”. Insomma, per l’Assessore “chi ha rubato la testa di marmo, oltre a compiere un gesto da condannare perché è un atto contro la legge, non solo ha dimostrato di non amare la città ma anche di non avere a cuore il proprio futuro probabilmente per miopia o perché incapace di considerare il bene comune come patrimonio di tutti”. Ed “ancora più grave diventa il gesto se compiuto ad opera o su commissione di “collezionisti privati” che in maniera del tutto egoistica non si fanno scrupoli ad impreziosire le loro collezioni a scapito di tutto il contesto che ruota intorno all’arte come strumento di sviluppo”. Indignazione profonda che parte dalla Comunità tutta, indignazione che “rafforza lo stimolo ad amare di più i luoghi ed il patrimonio storico -artistico da cui tutti vogliamo ripartire per migliorare l’immagine della nostra città attraverso la strada della cultura, unico vero percorso di cambiamento”.