Genova, numeri e pedagogia a confronto a Tursi

genova boeroConvegno all’insegna della matematica nel salone di Rappresentanza a Palazzo Tursi. Pedagoghi e matematici uniti dedicano, in un’aula gremita di insegnanti, un pomeriggio di studio al rapporto che corre tra il pensiero montessoriano e gli amanti dei numeri, dei calcoli e dei computer. Il titolo dell’incontro, organizzato dal Comune di Genova in collaborazione con il Centro Studi Montessori di Genova, è “Viaggio attraverso i numeri”. Sono intervenuti l’assessore alla scuola Pino Boero, Benedetto Scoppola, Presidente ONM, Università Tor Vergata, Roma autore di “Montessori e neuroscienze”, Mario Valle, Centro Svizzero di Calcolo Scientifico (CSCS) Lugano autore di “Calcolo, supercalcolo e Montessori”, Bianca Avanzino, Responsabile territoriale scuole e nidi d’infanzia Municipio Medio Levante, che presenterà  un’esperienza di giochi matematici realizzati nelle scuole genovesi, Carolina Montessori, presidente di AMI, Association Montessori Internationale autrice di “Maria Montessori – Sails to America a private diary, 1913”. Modera Doriana Allegri, Responsabile Coordinamento Pedagogico Servizi pubblici e privati del Comune di Genova. La matematica e le competenze scientifiche, ha detto l’assessore Boero, in Italia hanno poco seguito. Siamo convinti che solo partendo dai primi cicli scolastici, cambiando il metodo di insegnamento dei numeri sin da fanciulli, si può non far risultare sgradevole la matematica. Una difficoltà, sottolinea il professor Scoppola, legata al metodi di insegnamento delle combinazioni matematiche e geometriche, in cui la memoria ha il sopravvento sul ragionamento. Così, passate le Colonne d’Ercole delle tabelline pitagoriche, i calcoli cessano di essere memorizzati e di conseguenza la matematica naufraga in un mare di numeri impossibili e di conseguenza si studia a fatica. In fondo, conclude il professor Scoppola, la matematica è l’unica ignoranza che si ammette con disinvoltura, un difetto di cui ci si vanta in pubblico. Il metodo monterossiano, invece, non fa perno sui numeri ma sulle quantità e sulla capacità di osservazione. Dà importanza all’immaginazione e ai sensi scoprendo la matematica come scienza delle esplorazioni. Molte idee che si ritrovano nel mondo del supercalcolo, dice Mario Valle, sono strettamente correlate ai concetti di Maria Montessori. Negli ambiti scolastici, anche i più tradizionali, la matematica andrebbe affrontata in maniere più simile al funzionamento della nostra mente. Certo, si sa che la matematica non è amata, conclude il professore di supercalcolo, ma quello che gli studenti odiano spesso non è la matematica, ma l’esperienza dell’insegnamento della matematica. E questa forse si può cambiare.