Rende, Unical spaccio sesso in cambio di droga

Davanti alle ragazze che chiedevano lo stupefacente, senza avere denaro, c’era la possibilità di ripagare il tutto con prestazioni sessuali. A svelare i retroscena dello spaccio di droga che interessa l’ateneo calabrese sono stati i Finanzieri. Quattro le ordinanze di custodia cautelare, due in carcere e due ai domiciliari, e quindici perquisizioni domiciliari in materia di stupefacenti nei confronti di soggetti emersi nel corso delle indagini condotte dai finanzieri. Le perquisizioni, finalizzate al rinvenimento di sostanze stupefacenti, riguardano le abitazioni private riferibili, a vario titolo, ai soggetti interessati dal blitz e ubicate nei comuni di Cosenza, Rende, Castrolibero e San Fili.

I destinatari delle ordinanze di custodia cautelare in carcere sono Francesco Bartolomeo, 23 anni, e Dario Greco, 29 anni; sono stati posti ai domiciliari Andrea D’Addino, 20 anni, e Nuccio Rodolfo, 22 anni, tutti originari di Cosenza e responsabili di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti.

Le attività di spaccio di cocaina, hashish e marijuana, si svolgevano, in larga parte, nei pressi delle pensiline delle fermate degli autobus ubicate nella zona Universitaria di Arcavacata. Erano la base operativa utilizzata dai pusher. Li si incontravano con i clienti e, nascosti tra la folla, concludevano gli “affari”. I clienti erano avvocati, commercialisti, ricercatori universitari ed altri dipendenti dell’Unical nonché studenti dello stesso ateneo.

I prezzi di vendita si aggiravano intorno ai 60/80 euro al grammo per la cocaina e ai 10/15 euro al grammo per la marijuana e l’hashish. Molto spesso le studentesse a corto di soldi, ricevevano la sostanza stupefacente in cambio di prestazioni sessuali.

L’organizzazione era in grado di smerciare all’incirca 5 kg al mese di sostanza stupefacente di vario tipo, per un valore commerciale di oltre 60 mila euro mensili.