La crescita del Paese deve ripartire dallo sviluppo del Sud

“Ha ragione il Presidente della Svimez, Adriano Giannola, quando dice che il Mezzogiorno può essere l’elemento che cambia lo scenario economico e di sviluppo dell’intera Italia. Qualsiasi politica di crescita del Paese, infatti, non può che partire dallo sviluppo del Sud ed è illusorio che si possa ragionare per compartimenti stagni”. E’ quanto afferma, in una nota, Ignazio Messina, Segretario Nazionale Italia dei Valori.

“Così, in un quadro di crisi generale il gap tra Nord e Sud – prosegue Messina – continua ad aumentare senza che questo Governo metta in campo le misure necessarie per far ripartire in maniera unitaria l’economia intera. Ripartire ragionevolmente le risorse, riequilibrarle in maniera tale che questo gap venga ridotto è il punto di partenza. Secondo le stime Svimez il Pil del Meridione resterà inchiodato allo 0,1%. Ciò significa che una parte dell’Italia rimarrà in stagnazione e non crescerà. E’ proprio qui che il Governo deve intervenire. Investimenti pubblici, riqualificazione del patrimonio urbano, energia e fonti rinnovabili, impiego, imprenditorialità, formazione, corsi di aggiornamento sono tutti ingredienti utili per il Mezzogiorno e la sua crescita. Serve quindi un ri-orientamento della strategia nazionale”.

“Tutto questo -conclude il Segretario nazionale di Italia dei Valori- per garantire che si interrompa il flusso dell’emigrazione dai territori del Sud e per ripensare l’intero piano di sviluppo per creare opportunità occupazionali nell’ottica che investire al Sud significa tenere in piedi l’intero Paese”.