Secondo traguardo per Labdesign, giovani architetti Ri-cucinano la tradizione

labdesign secondo ciclo CATANIA – Continua il successo di “LabDesign”, l’iniziativa che ha come protagonisti 33 giovani architetti siciliani coinvolti in un’esperienza pratica di progettazione ai fini della produzione di un oggetto o mobilio di design. Ieri (13 dicembre) si è concluso, tra gli applausi di un folto pubblico, il secondo ciclo tematico, alla presenza dei rappresentanti dell’Ordine provinciale degli Architetti di Catania, che patrocina l’evento – sono intervenuti il vicepresidente Alessandro Amaro e il segretario Santo Buccheri, portando i saluti del presidente Giuseppe Scannella – e delle aziende che ne curano l’organizzazione: Arredi Gallina di Acireale e Valcucine di Pordenone. Tre i progetti presentati dai sette architetti che hanno partecipato al laboratorio della “Ri-cucina”, in cui lo spazio casalingo è stato reinterpretato seguendo i concetti del “ri-ciclare, ri-fare, ri-vedere, ri-costruire, ri-progettare”. Un interessante risultato di innovazione e modernità rievocato, quasi paradossalmente, dagli elementi del passato. Pierantonio Corpaci e Francesco Di Domenico hanno proposto “Earth Kitchen”, in cui gli elementi della cucina si incastrano in un blocco di terra cruda; Sebastiano Adragna e Roberta Perrone hanno progettato, sotto il brand “Mood”, una linea di cucine legata alla cultura contadina siciliana, prendendo “in prestito” oggetti tipici utilizzati dalle massaie dell’epoca; Melissa Duello, Agata Petrillo e Valentina Rinaldi con “Kitos” hanno letteralmente rivoluzionato il concetto di “componibilità” della cucina. A coordinare il lavoro dei gruppi è stato il direttore di laboratorio Giuseppe Parito. Un sincero plauso per la creatività e la dinamicità degli architetti del LabDesign è giunto dal designer di fama nazionale Gabriele Centazzo, presidente di Valcucine, che ieri ha voluto essere presente all’evento, svoltosi negli spazi dello showroom di Arredi Gallina. «La società italiana, e in particolar modo l’imprenditoria – ha affermato – ha bisogno di fermenti culturali come quello che sto vivendo quest’oggi in Sicilia. La tenacia dei giovani è l’elemento che può dare una scossa per migliorare le sorti dell’Italia».   14 dicembre 2013