Il Courmayeur Noir festival compie 23 anni, dal 10 al 15 dicembre si proietta in Valle d’Aosta

Sono stati il Presidente della Regione Augusto Rollandin, l’Assessore regionale al Turismo Aurelio Marguerettaz, l’Assessore regionale all’Istruzione e Cultura Joël Farcoz e il Sindaco di Cournayeur Fabrizia Derriard a presentare oggi, venerdì 6 dicembre, alla stampa il Courmayeur Noir Festival, che per il 23° anno consecutivo sbarca in Valle d’Aosta. Alla presentazione è intervenuto anche il direttore del Festival Giorgio Gosetti.

Dal 10 al 15 dicembre, il ‘’bianco’’ di Courmayeur si tinge di ‘’noir’’, nell’ormai consueto appuntamento cinematografico che quest’anno è dedicato al tema Le mani sulla città.

“Sin dalla sua nascita, il Festival ha avuto i connotati di una manifestazione ad alto contenuto culturale, letterario e cinematografico – ha dichiarato l’Assessore Marguerettaz -. Ed anche per questo ha saputo conquistare negli anni un posizionamento importante nel panorama dei festival cinematografici italiani, centrandosi su di un tema specifico, ma di interesse allargato. Da sempre inoltre l’evento di Courmayeur si muove nel solco della qualità e dell’eccellenza e, come tale, contribuisce a rafforzare il valore del ‘’marchio’’ Valle d’Aosta e Courmayeur, che trovano proprio nell’unicità e nell’eccellenza i propri elementi di distinzione.

Siamo quindi soddisfatti  – ha concluso l’Assessore Marguerettaz – del fatto che Giorgio Gosetti  abbia continuato a scegliere la Valle d’Aosta quale location per il Noir Film Festival. Segno che la relazione instauratasi tra la nostra regione e il Festival è forte, positiva e proficua per entrambi”.

«Il festival di Courmayeur è una manifestazione che porta in Valle d’Aosta non solo attenzione mediatica e appassionati – ha aggiunto il Presidente della Regione Rollandin -, ma anche produttori e registi che nel nostro territorio sono incoraggiati a venire a girare prossimi film, come i protagonisti dell’incontro VEDO NERO curato insieme a Istituto Luce Cinecittà che già l’estate scorsa ha portato a Courmayeur una convention di compratori del cinema italiano provenienti da tutta Europa, con la collaborazione con la Film Commission. Un festival che è sempre in cerca di rapporti forti con il territorio e che quest’anno si sono concretizzati con una sinergia con la Saison culturelle e una serata dedicata alla musica degli Orage. Una manifestazione che, pur nella sua forte valenza internazionale, ha profonde radici nella nostra regione e, in questi sui 23 anni di storia, ha rappresentato per la Valle d’Aosta un biglietto da visita importante e un investimento di rilievo per l’immagine turistica”.

“In Valle d’Aosta il Noir ha trovato casa ormai più di vent’anni fa, una longevità che è ormai un valore importante nel panorama dell’industria culturale italiana – dichiara il direttore del festival Giorgio Gosetti. Ma il festival è ormai diventato patrimonio di Courmayeur e della Regione e finché sarà gradito e voluto noi lavoriamo per questo risultato. Nonostante le difficoltà economiche – che sono generali, è bene ribadirlo – siamo molto orgogliosi del programma proposto al pubblico degli appassionati e dei curiosi. Mai come quest’anno ci sono grandi film, grandi autori, scrittori di serie A e mai come questa volta il panorama italiano è qualificato e variegato. Da qui in avanti dovremo tutti lavorare per un ulteriore rinnovamento nella continuità e sono felice di riscontrare l’attenzione delle istituzioni, ma anche di chi fa spettacolo e cultura nella Vallée, a cominciare dai L’Orage con la cui musica apriremo la prossima edizione”.

Il profilo della selezione ufficiale 2013 del Courmayeur Noir Festival ribadisce il carattere di ricerca a cui il festival è tornato negli ultimi anni con opere di rilievo e con ospiti di riconosciuta bravura e popolarità, tra i quali Lambert Wilson e Giovanna Mezzogiorno (VINODENTRO di Ferdinando Vicentini Orgnani), Roberto De Francesco ed Esther Elisha (NEVE di Stefano Incerti), Rocco Papaleo (LA VOCE di Augusto Zucchi) e la giovanissima Daisy Keeping di NEVERLAKE, thriller psicologico e ‘’orrorifico’’ dell’esordiente Riccardo Paoletti.

Mai come quest’anno grandi prime: film americani, di autori della storia del cinema, da Egoyan a Ridley Scott. Mentre è allo svedese di Henning Mankell che verrà consegnato il Raymond Chandler Award. E a corollario, un ampio spazio dedicato Scandinavia con i film tratti dagli autori più amati in Europa.