Mantova, Antoligica di Capisani alla Casa del Mantegna

Un tris di mostre per rendere omaggio all’opera del pittore e artista mantovano Ferdinando Capisani.

Si incomincia venerdì 6 dicembre 2013 alle ore 17 presso la Casa del Mantegna in via Acerbi a Mantova, dove sarà inaugurata la mostra “Antologica”. L’esposizione sarà visitabile fino al 25 gennaio 2014.

Si prosegue sabato 7 dicembre alle ore 16, dove presso l’Ecomuseo delle Bonifiche di Moglia sarà inaugurata la mostra “Il farsi e il disfarsi…” che rimarrà aperta fino al 12 gennaio 2014.

Infine Sabato 14 dicembre alle ore 17 presso il MUVI di Viadana sarà inaugurata la mostra “l’opera grafica”  e rimarrà aperta fino al 25 gennaio 2014.

Le esposizioni in tre diversi luoghi vogliono documentare un percorso lungo cinquant’anni di intensa attività artistica di un autore considerato dalla critica uno dei più interessanti esponenti dell’arte non solo mantovana.

In occasione delle tre mostre è a disposizione un corposo catalogo monografico “La ricerca infinita” a cura di Claudio Cerritelli.

Il volume ripercorre la storia creativa di Ferdinando Capisani dalle opere dei primi anni Sessanta fino all’attualità, attraverso tutte le fasi che contraddistinguono la ricerca infinita del suo mondo poetico.

Dopo aver filtrato i linguaggi della tradizione ed esplorato i segni della realtà sociale, l’artista analizza i ritmi delle forme nello spazio, calibrando il valore primordiale delle tracce naturali sui codici della comunicazione di massa. La dimensione mutevole del paesaggio è il riferimento centrale per ogni avventura dello sguardo, l’indagine dello spazio-tempo si articola dalla disposizione costruttiva dell’immagine perseguita negli anni Settanta alla molteplice combinazione di frammenti e reperti di natura reinventati negli anni Ottanta, con un senso di apertura verso gli sconfinamenti ambientali.

Appassionato testimone dei fermenti del proprio tempo, Capisani approfondisce negli anni Novanta l’identità della pittura con nuove ipotesi visive sperimentando fino ad oggi una serie di contaminazioni tecniche capaci di esprimere il rapporto tra natura e artificio, stratificazione delle materie nel coinvolgimento della luce. Il dialogo tra pittura e spazio si arricchisce negli anni recenti con tensioni plastiche sollecitate dall’uso di tecniche digitali manipolate con forte sensibilità segnica e cromatica, con quella passione del fare che permette all’artista di non fermarsi mai e di guardare sempre avanti.