Genova, Timbra il biglietto campagna Amt contro l’evasione tariffaria

E’ l’amministratore unico Livio Ravera a fare il punto sulle iniziative in programma. “Ci sono due aspetti da considerare: l’attività di contrasto all’evasione per mezzo delle verifiche a bordo e la campagna di sensibilizzazione per richiamare l’attenzione degli utenti sul fatto importante del pagamento del biglietto. Utilizzeremo più di 300 dei nostri mezzi per veicolare la campagna, basata sull’importanza di viaggiare in regola per non pregiudicare la sopravvivenza del trasporto pubblico e sostenere un servizio essenziale per la città”.

Sono circa 2.000.000 i passeggeri controllati annualmente, più di 90.000 le sanzioni emesse, 4.9% la percentuale di evasione misurata con 12.000 turni di verifica effettuati e più di 80.000 ore di controlli. Questi i numeri dell’attività di verifica ordinaria dei titoli di viaggio che Amt mette in campo ogni anno.

Oltre alla normale attività di controllo, Amt ha iniziato da tempo ad effettuare le cosiddette maxi verifiche, delle vere e proprie operazioni a tappeto, condotte da anche da 20 o 30 verificatori alla volta, per il controllo intensivo di una specifica fermata o mirato su una particolare linea. Nel 2013, da gennaio a novembre, sono state 57 le azioni di questo tipo, con più di 93.000 passeggeri controllati e 5.190 sanzioni emesse. La percentuale di evasione misurata è stata pari al 5.5%, ben al di sotto della media italiana che si attesta al 20% (fonte Asstra).

“Un recente studio della Cassa depositi e prestiti inquadra lo stato del sistema del trasporto pubblico italiano – ha proseguito Ravera – ed evidenzia che la quasi totalità delle aziende italiane ha dovuto assumere, negli ultimi anni, decisioni emergenziali come razionalizzare il servizio, aumentare le tariffe che, unitamente all’impossibilità di fare investimenti e quindi a non poter rinnovare il parco mezzi, non vanno certo nella direzione di attirare i clienti”.

“Le attività di verifica ordinaria, così come quelle intensive e mirate – ha precisato il direttore generale Stefano Pesci – sono strategiche sia dal punto di vista del controllo sia dal punto di vista della deterrenza e soprattutto sono volte alla preservazione dei ricavi da traffico, che come prevede la legge devono coprire il 35 per cento dei costi aziendali”. “La nostra azienda – prosegue Pesci – non solo raggiunge tale obiettivo, ma lo supera leggermente”.

Tutto questo nonostante che – come ha osservato l’assessore Anna Maria Dagnino – anche l’azienda genovese abbia subito gli effetti del calo generale degli spostamenti che ha investito tutti i mezzi di trasporto, collettivi e privati, come conseguenza della crisi economica. Questa è la ragione di un calo del 3,12% nel dei passeggeri rilevato tra settembre 2012 e settembre 2013.

Tornando alle misure di contrasto all’evasione, sul piano tecnologico saranno implementate le funzioni dei palmari, già in dotazione ai verificatori, allo scopo di agevolare il pagamento della multa a bordo dei mezzi. Un particolare impegno ha rivestito nell’ultimo mese il controllo in metropolitana, con tre azioni intensive effettuate alle stazioni di De Ferrari, Principe e Brin, che hanno permesso di rilevare un tasso di evasione “reale” che oscilla tra il 4% di De Ferrari e il 6.8% di Brin.

“L’installazione dei tornelli in metropolitana – ha spiegato il presidente Ravera – comporterebbe un investimento di 2.200.000 euro, a fronte del quale si avrebbe un ritorno negativo di circa 200.000 euro per i prossimi 5 anni. Questo dato tiene conto dei costi d’installazione e di manutenzione degli apparati. Peraltro, ad oggi sarebbe impossibile chiudere tutti gli accessi alla sotterranea non essendo ancora stato completato il  processo di bigliettazione elettronica”.

L’impressione che molte persone viaggino senza biglietto in realtà è ingigantita dal fatto che solo una parte degli utenti è tenuta a timbrare il titolo di viaggio. Altri infatti sono dotati di un abbonamento che non richiede la ripetizione del timbro oppure sono muniti di ticket orario già vidimato e ancora valido. In altre parole ogni 100 persone che salgono, 75 non devono timbrare in quanto il loro titolo di viaggio è già regolarizzato.