Carlantino, il sindaco Dino D’Amelio si professa innocente

“Estraneità ai fatti contestati”. E’ la pronta dichiarazione del primo cittadino rilasciata attraverso il suo legale Gianluca Ursitti, che con il collega con Graziano Coscia difende il sindaco di Carlantino, Dino D’Amelio arrestato dalle Fiamme Gialle con l’accusa di aver preso da un imprenditore dei soldi con la promessa di commesse di lavori.

L’avvocato chiarisce anche che il sindaco è accusato di corruzione. Il sostituto procuratore aveva ipotizzato l’accusa di concussione per induzione, mentre per il Gip si tratta di corruzione. Secondo l’accusa il sindaco, che ha ottenuto gli arresti domiciliari, avrebbe ottenuto da un imprenditore 5 mila euro che sarebbero serviti per pagare un cantante per l’estate di Carlantino per la stagione del 2010 e la somma di 900 euro per pagare i carri allegorici del carnevale del 2011.

Secondo i magistrati, Dino D’Amelio, quando era ancora consigliere comunale a Carlantino avrebbe chiesto e ottenuto dallo stesso imprenditore circa 8 mila euro per finanziare la sua campagna elettorale per le elezioni amministrative nel 2010. I soldi sarebbero stati chiesti e ottenuti da un imprenditore del posto, amministratore di una società di costruzione dietro la promessa che gli sarebbero stati affidati lavori pubblici dal Comune di Carlantino.