Genova, corsa all’uso del metano liquido

Il tema dell’energia nel rispetto dell’ambiente è stato il leitmotiv del convegno organizzato dal CNA: “Il trasporto pesante diventa “leggero”. L’opportunità Metano”, che si è tenuto nella sala del Capitano di palazzo San Giorgio, sede dell’Autorità Portuale di Genova. Tra i combustibili fossili, l’unico il cui consumo è destinato a crescere è il metano. La sua versalità consiste nel poter essere usato come gas, nel riscaldamento e per fornire energia alle aziende, ma anche nella modalità liquida, innovativa per l’Italia, che prende il nome di LNG, nel campo dell’autotrazione. Economico e a bassa emissione di agenti inquinanti, il metano rappresenta anche la scorciatoia per raggiungere in tempo gli obiettivi dell’Unione Europea del 2020: riduzione delle emissioni di gas serra del 20% rispetto al 1990, 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili, aumento del 20% dell’efficienza energetica. “Nel passato – ha sottolineato il sindaco Marco Doria, che al convegno ha portato i saluti della città – abbiamo divorato energia senza alcun rispetto per l’ambiente. Lo scenario che ci indica l’Europa è quello di saper coniugare in modo intelligente e compatibile le fonti energetiche, soddisfare cioè le nostre esigenze senza impattare la natura e la salute pubblica. In questo contesto il metano rappresenta una vera opportunità. E’ risaputo che metano produce emissioni di CO2 (anidride carbonica) inferiore del 25 % rispetto alla benzina, del 16% rispetto al Gpl, del 30% rispetto la gasolio e del 70% rispetto al carbone. Tra tutti i combustibili fossili è quello che produce meno ozono (- 80% rispetto alla benzina e – 50% rispetto a gasolio e Gpl). Con il metano non vi sono emissioni di polveri sottili, PM10, e pur essendo altamente infiammabile, si disperde rapidamente nell’atmosfera, riducendo il rischio di esplosioni. Operare delle scelte strategiche a favore del metano significa cogliere le opportunità che questo combustibile offre a livello economico e ambientale. L’Italia, che rappresenta il terzo mercato mondiale di metano, pur detenendo la leadership delle tecnologie più moderne sull’uso di questo gas naturale, non ne incentiva l’utilizzo, perdendo posizioni nella competizione internazionale”. “Genova – ha continuato il sindaco – è legittimata a svolgere un ruolo di primo piano nella sperimentazione delle nuove tecniche che impiegano il metano liquido. Due i motivi. Il primo per il rilevo delle attività economiche del suo Porto, secondo perché la nostra città si è mossa presto e bene nella direzione della smart city, la città intelligente, un solco che è già stato tracciato e su cui dobbiamo continuare a lavorare. Il rapporto costruttivo e non rituale tra soggetti imprenditoriali e le istituzioni pubbliche, ha concluso, è la condizione indispensabile per agire nel campo dell’energia con intelligenza e serenità”.