Zungri, 1989 – 1909 il decennio dell’odio scritto da Eugenio Sorrentino

Attentati politici, tumulti popolari, scioglimento del consiglio comunale, arresto del sindaco e di un assessore, decadenza del nuovo sindaco. Gli anni che corrono dal 1899 al 1909 hanno messo a dura prova Zungri e le sue istituzioni democratiche. Su la Stampa del 26 febbraio 1901 viene riferito che “il popolo tumultuante assalì la sala consiliare mettendo in fuga i consiglieri. Il popolo poi minacciò il medico Pagnotta, che, insieme al nipote, per difendersi, ferì con colpi di fucile numerose persone. Accorsero sul luogo le Autorità e la forza”.

Una ricostruzione storica puntuale e certosina di questi fatti è stata compiuta da Eugenio Sorrentino nel libro “Zungri 1989 – 1909, il decennio dell’odio” di recente pubblicazione. Il volume verrà presentato sabato prossimo, 30 novembre (ore 17.00), nell’aula consiliare del Palazzo municipale di Zungri. Oltre all’autore, la presentazione sarà caratterizzata dagli interventi dello scrittore Santo Gioffrè (autore tra gli altri del fortunato “Artemisia Sanchez”, da cui  è stata tratta l’omonima fiction per  Rai Uno); di Giacinto Namia, saggista e direttore della rivista “Rogerius” della biblioteca calabrese di Soriano;  di Gaetano Luciano, presidente della delegazione vibonese di Italia Nostra e dello storico Luciano Meligrana. A precedere gli interventi, i saluti del sindaco dell’Amministrazione comunale di Zungri Francesco Galati e del presidente della Banca di credito cooperativo di San Calogero Antonino Barone.  A coordinare gli interventi Nicola Rombolà, presidente dell’associazione culturale Alighistos.

Scrive Gaetano Luciano nella Prefazione al libro: “La microstoria dei tumulti di Zungri, documentata con scrupolo da Eugenio Sorrentino, è una fotografia in bianco e nero, mai ingiallita, della cultura dominante in Calabria che dopo quasi un secolo, il sociologo Robert Putman definirà “familismo amorale”, il male oscuro che ha permeato e permea il tessuto sociale, economico e culturale della Calabria.

L’autore è alla sua prima esperienza editoriale e risiede da sempre a Zungri. Ha alle sue spalle attività di impegno sociale, politico e sindacale, e dopo essere andato in pensione, si è dedicato con passione alla ricerca storica locale. Attualmente è responsabile del presidio di Zungri di Italia Nostra.