Scandiano, l’ultimo film di Roman Polanski al Cinema Boiardo

Continua la ricca programmazione del Boiardo di Scandiano che dal venerdì al lunedì sera ogni settimana propone film di prima visione di autori e registi di fama internazionale che si alternano alla programmazione del cinema d’essai di ogni mercoledì sera e agli spettacoli teatrali del martedì. Il Boiardo vuole essere così un vero e proprio luogo di confronto e scambio culturale per tutto il territorio in cui poter fruire di diversi linguaggi artistici contemporanei, con la possibilità anche a volte di incontrare autori e registi che presentano una loro opera.

Dal 29 novembre al 2 dicembre prossimi in sala verrà proiettato l’ultimo lavoro di Roman Polanski dal titolo “Venere in pelliccia” con Emmanuelle Seigner e Mathieu Amalric. Diverse sono le agevolazioni economiche proposte: ingresso ridotto a € 5 (invece che € 7 dell’intero) per le persone fino ai  29 anni e oltre i 60 anni e per gli abbonati alla stagione teatrale 2013-2014, ingresso ridotto unico il lunedì sera a € 4. Il pubblico ha anche la possibilità di acquistare il carnet prima visione valido da settembre 2013 a maggio 2014 che prevede la scelta di 5 ingressi su tutti i film in cartellone con un costo di € 30,000 per ingressi interi (invece che € 35,00) ed € 20,000 per ingressi ridotti (invece che € 25,00).

Gli orari di proiezione sono i seguenti: venerdì e lunedì ore 21, sabato ore 20.30 e 22.30, domenica tre proiezioni cadenzate alle ore 17, 19, 21.

“Venere in pelliccia”

In un teatro parigino, dopo una giornata passata a fare audizioni per trovare l’attrice che possa interpretare il lavoro che si prepara a mettere in scena, Thomas si lamenta al telefono del basso livello delle candidate. Nessuna di loro possiede lo stile necessario per il ruolo da protagonista. Mentre sta per uscire appare Vanda, un vero e proprio vortice di energia, sfrenata e sfrontata. Vanda incarna tutto quello che Thomas detesta. E’ volgare e stupida e non si fermerà davanti a niente pur di ottenere la parte. Praticamente costretto, Thomas decide di lasciarla provare e con stupore vede Vanda trasformarsi. Non solo la donna si procura oggetti di scena e costumi, ma capisce perfettamente il personaggio (che d’altronde ha il suo stesso nome), di cui conosce tutte le battute a memoria. L’audizione si prolunga e diventa più intensa e l’attrazione di Thomas si trasforma in ossessione. Ha così inizio un sottile e ambiguo gioco a due. Polanski torna con questo film ad affrontare un testo teatrale, se infatti all’origine c’è il libro omonimo datato 1870 il film è l’adattamento per lo schermo di uno spettacolo di David Ives. La scena iniziale si preoccupa di segnalarci questa origine con un camera-car in piano sequenza che, mentre viene annunciato un temporale, ci conduce da un viale alberato a un teatro alla cui insegna manca una lettera. All’interno troviamo le scene, ormai inutili, di un musical belga ispirato a “Ombre rosse” che non avrà repliche. Ritornano con quest’opera alcune caratteristiche del cinema di Polanski: l’ambiguità del vivere e il degrado sociale e morale che spesso si nascondono dietro apparenze di rispettabilità. I due bravissimi attori, Seigner e Amalric, riescono così a mettere a nudo non tanto i loro corpi quanto le loro anime con il loro lato oscuro, i non detti, i ruoli maschile-femminile che spesso nella società contemporanea si incontrano e scontrano giocando sui diversi piani della complicità, della sfida, del sadismo e della perversione. E’ il gioco delle identità nascoste e svelate in uno spettacolo che deve essere realizzato e in uno che non si farà più.