Rimini, sigilli ad albergo gestito dalla camorra

Dichiarazione del Presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali:

“Ringraziare formalmente l’Arma dei Carabinieri per la ficcante e approfondita operazione che ha portato al sequestro di un albergo di Rimini gestito in buona sostanza dalla camorra diventa l’occasione per mettere in fila qualche ragionamento più generale sul problema delle infiltrazioni malavitose in Riviera.

Come aveva segnalato esattamente un anno fa il Prefetto di Rimini in un documento  fatto pervenire al Ministro dell’Interno, la penetrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico e commerciale dell’Emilia Romagna, e dunque anche dell’area riminese, è molto di più di un argomento ‘filosofico’. Sono ormai decine le inchieste giudiziarie che danno conto e corpo a un ‘progetto’ malavitoso molto vasto e pericoloso per il nostro territorio, con una crisi economica che sta mettendo in ginocchio una moltitudine di piccole e medie imprese a fare da ‘mosca cocchiera’ per gli interessi illeciti. Va sottolineato come gli ultimi anni abbiano portato una coscienza culturale del problema, dopo che per molto tempo la reazione collettiva era stata quella della rimozione e della minimizzazione, per ragioni anche superficiali. Proprio il susseguirsi di iniziative, dibattiti, incontri nelle scuole, dichiarazioni da parte di istituzioni, associazioni di categoria e ordini professionali costituisce- accanto alle indagini delle autorità inquirenti vere e proprie- il dato di deterrenza civica su cui fare leva per organizzare una ‘resistenza’ efficace all’aggressione. Non v’è dubbio che a Rimini si sia rotto il muro del silenzio e che il contrasto alle infiltrazioni malavitose sia diventata materia di discussione per l’opinione pubblica locale, nonché tema da affrontare operativamente. Proprio per questo, credo non vada dato molto peso a chi, ancora oggi e negando l’evidenza, si ostina ad affermare che questo problema a Rimini non esista, sia un calembour politico-giornalistico o comunque una cosa di scarso peso; sembra quasi la storiella del tizio che guida contromano in autostrada, pensando che siano tutti gli altri a viaggiare nella direzione sbagliata. Le inchieste vanno avanti, le iniziative organizzate da un volontariato giovane, attivo e impegnato anche. Di questo, come Provincia di Rimini, siamo grati. E per questo ringrazio ancora una volta i Carabinieri di Rimini per la brillante operazione condotta per nome e per conto di una comunità intera”.