Scandiano, al via la stagione teatrale 2013 – 2014

Prende il via martedì 19 novembrealle ore 21 la nuova stagione teatrale del Boiardo di Scandiano a cura di ERT-Emilia Romagna Teatro Fondazione con lo spettacolo “Oblivion Show 2.0: il Sussidiario” che vede la regia di Giole Dix e la presenza sul palco di Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scusa, Fabio Vagnarelli per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Un inizio decisamente scoppiettante all’insegna della comicità intelligente e della trasversalità dei generi adatta ad un pubblico variegato.

L’intera stagione 2013-2014 scandianese proporrà spettacoli per diversi gusti, dai grandi autori del teatro di prosa (Goldoni, Shakespeare, Pirandello) interpretati e diretti da registi e attori di fama nazionale (Federico Tiezzi, Valerio Rinasco, Roberto Valerio) al teatro contemporaneo di narrazione (Ascanio Celestini, Stefano Benni), attraversando il genere musicale e proponendo inoltre momenti di riflessione fuori abbonamento indirizzati anche alle scuole del territorio su tematiche sempre attuali e importanti quali ad esempio quella della Shoa in occasione della Giornata della Memoria. Obiettivo principale, come afferma l’Assessore alla Cultura del Comune di Scandiano Giulia Iotti “è che il teatro diventi un polo culturale capace di esprimere cultura e coesione sociale, dando spazio alla creatività delle persone, creando opportunità educative e offrendo occasioni di incontro. In queste settimane, all’interno della rassegna cinematografica d’essai, abbiamo proposto due incontri con importanti registi italiani (Rocco Papaleo e Giorgio Diritti) e abbiamo riscontrato da parte del pubblico grande entusiasmo e voglia di partecipazione alla vita culturale del nostro paese. Il percorso delineato con questa nuova gestione del cinema teatro si inserisce infatti all’interno di una visione ampia che vede la cultura come un’opportunità di condivisione, di crescita e come luogo di scambio di saperi e competenze”.

Il nuovo tour teatrale degli Oblivion li vede attraversare per la quarta stagione consecutiva da l’Italia in lungo e in largo, catalizzando l’attenzione del grande pubblico con il loro originalissimo modo di fare teatro. Sono a oggi più di 2 milioni i contatti ricevuti in due anni dal primo video messo online su You Tube dal gruppo nel 2009 che li ha resi oggetto di culto tra il giovane popolo della rete. In teatro il pubblico accoglie nel modo migliore il loro show, grazie anche alla divertita ma rigorosa regia di Gioele Dix: due stagioni di tour e oltre 200 repliche nei più importanti teatri e città italiane.

Nel 2011 gli Oblivion diventano ospiti fissi a Zelig, migliaia di studenti impazziscono per le loro parodie culturali e nascono così le “lectio dementialis” sui Promessi Sposi nelle scuole italiane e un cofanetto libro e dvd (I Promessi Esplosi) tra il didattico e il comico. Un’attualissima trasversalità di mezzi, dunque, in un gruppo innamorato di una comicità vecchio stile. Gli Oblivion strizzano l’occhio al cabaret, ma anche al café chantant, praticano una satira garbata, inventano giochi tra musica e linguaggio. Come numi tutelari il Quartetto Cetra e Rodolfo De Angelis, Giorgio Gaber e la follia organizzata dei Monthy Python. “Oblivion Show 2.0 – il sussidiario” riesce a mescolare Lady Gaga con J.S. Bach e Tiziano Ferro con William Shakespeare.

Con la consueta eleganza e irriverenza, i cinque madrigalisti post moderni raccontano storie epiche o semplici avvenimenti quotidiani giocando continuamente con la musica. Il più delle volte massacrano canzoni e testi famosi per ricomporli in modi surreali, altre volte si cimentano con virtuosistici esercizi di stile e canzoni originali.

Come in ogni sussidiario che si rispetti, in questo nuovo spettacolo troviamo tutte le materie: dal solfeggio alla storia, fino alla grande letteratura italiana dove Dante e Pinocchio cantano le loro avventure in soli sei minuti. Gli Oblivion utilizzano almeno un secolo di materiale musicale italiano servendosi delle canzoni come di un alfabeto privato, per montare, intrecciare, deformare, riciclare in modo da costruire uno scintillante palinsesto canoro, al tempo stesso omaggio ai grandi e sberleffo ai meno grandi, in cui si raggiunge un miracoloso  equilibrio tra citazione e creatività, tra umorismo e commozione.

Giocano per tutto lo show, indossando le vesti ora di innocenti boyscout alle prese con un perfido disturbatore, ora rievocando le fumose atmosfere del Café-Chantant. Nel susseguirsi degli sketch, tra un cazzotto e una canzone mimata, si nasconde uno sguardo beffardo ma acuminato su una società che assomiglia sempre di più a una parodia.

Il costo del biglietto è di € 18 intero, € 16 ridotto (le persone fino ai 29 anni e oltre i 60 anni, socio coop, abbonati rassegna cinematografica Scandiano) e € 12,50 abbonati teatro ERT.

Prossimo spettacolo in cartellone un titolo classico del teatro “L’impresario delle Smirne” di Carlo Goldoni con l’adattamento e la regia di Roberto Valerio.