I crotonesi ci mettono la faccia. Sfilata egli studenti a favore della lotta ai tumori

il lucifero ci mette la facciaPiazzale antistadio Ezio Scida di Crotone pieno come non mai da cittadini, studenti, insegnanti appartenenti a tutte le scuole nonostante la pioggia. Una presenza così massiccia era data per scontata fin dalla vigilia. L’argomento che ha motivato l’adesione degli studenti per la maggioranza è fin troppo noto e temuto tanto da essere etichettato come il dramma che continua a mietere vittime anche nel terzo millennio. Il tumore. Passi in avanti da parte della ricerca ne sono stati fatti tanti ma insufficienti per debellare del tutto il male.    La giornata nazionale dell’Airc non è passata inosservata a Crotone e, come abbiamo detto, ha visto la partecipazione di tutti gli studenti di ogni scuola. Assenti, ma già si sapeva, le massime autorità politiche locali, tranne qualche presenza a titolo personale. Ed è proprio nei loro confronti che i partecipanti al corteo si sono rivolti additandoli come i responsabili della non risoluzione ambientale che sta interessando Crotone ed il territorio a proposito dei tumori. La famosa bonifica del sottosuolo di gran parte della città non ha mai decollato ed ancora si tratta su come dovrebbe avvenire e da parte di chi. Lo slogan dei ragazzi era uno e soltanto uno: non vogliamo morire di tumore. La voce di tutti, ogni qualvolta pronunciavano questa frase era malinconica. Il numero delle vittime che ogni anno muoiono di tumore è talmente elevato che in ogni famiglia c’è stato, o c’è, una persona colpita dal male. Il corteo formato da tantissime persone con il palloncino bianco tra le mani, partendo dall’antistadio, ha percorso venticinque aprile, via Vittorio Veneto per poi convogliare a Piazza della Resistenza davanti al Comune. Lungo il percorso tutto si è svolto in maniera pacifica e non poteva essere diversamente. “Non finisce con questa manifestazione la protesta nei confronti dei politici affinché prestino più attenzione al caso – hanno affermato alcuni studenti in piazza della Resistenza – continueremo ad incalzare chi ha il potere perché prestino più attenzione alla ricerca con maggiori finanziamenti sottraendoli ai compensi dei politici”.