In piazza Villaroja Crotone ci mette la faccia contro l’inquinamento. Con una testimonianza di Tina De Raffele si parlerà di Aria, acqua, alimenti: loro qualità

 Anche a Crotone, come nella “terra dei fuochi” in Campania e nella Piana di Gioia Tauro, va espandendosi, da varie settimane, sulle pagine di facebook, il grido di dolore “Io ci metto la faccia”. Si tratta di una singolare forma di protesta contro l’inquinamento del territorio in tutte le sue varie articolazioni. Crotone inquinata, avvelenata, lacerata! E son tanti tantissimi, i cittadini giovani e meno giovani stanchi di anni di soprusi e malattie che ora avvertono il bisogno di esporsi e stare dalla parte di chi soffre o sta morendo, stare insieme in una battaglia che li accomuna. Dopo settanta anni di industrializzazione ( Pertusola, Montedison), Crotone sta ora come in coma combattuta  dai veleni sparsi in ogni angolo della città. Insomma, una volta dismesse le fabbriche chimiche, sono rimaste intere aree da bonificare, “vere e proprie bombe ecologiche”, come qualcuno giustamente le ha definite, bombe a base di zinco, piombo, mercurio, arsenico, amianto e tanto altro. Ed intanto la gente muore! Così Crotone vuol metterci la faccia anche attraverso manifesti affissi sui muri o con incontri di sensibilizzazione. E ciò che avverrà il prossimo martedì 12 novembre, alle ore 18, sotto una tenda in piazza Villaroja, nel bel mezzo del centro storico tra gli antichi palazzi baronali e “i stritti” dove, forse e senza forse, si stava bene quando si stava peggio e dove arrivavano fievoli i dannati fumi d’oltre Esaro. Si parlerà di “Aria, acqua, alimenti: loro qualità” e ci metterà la faccia la signora Tina De Raffele con la sua sofferta testimonianza di vittima dell’inquinamento. Assieme alla De Raffele tratteranno del tema il prof. Francesco Costa responsabile della Biochimica Control di Crotone e la dott. Rosa Bilotta, medico igienista dell’ Asp crotonese.