Gioia Tauro, sequestrato palangaro di superficie

Continua l’attività di contrasto alla pesca abusiva da parte degli uomini della Guardia Costiera di Gioia Tauro.

Nel tardo pomeriggio di ieri è stata disposta l’uscita della motovedetta e del battello GC B75, allo scopo di scongiurare e reprimere l’annoso fenomeno della pesca abusiva di pesce spada novelli, spadini.

I militari a bordo del gommone hanno sequestrato, a carico di ignoti, un attrezzo da pesca denominato palangaro di superficie, lungo circa 3 chilometri ed armato da circa 500 ami, usato per la pesca del pesce spada novello.

Sempre ieri sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria di Palmi due diportisti, che detenevano illegalmente, a bordo del proprio natante, un attrezzo da pesca professionale tipo “rete da posta”.

Il depauperamento delle risorse ittiche coinvolge tutte le specie che vengono catturate più velocemente di quanto riescano a riprodursi, impedendo ad ogni tipo di pesce la possibilità di crescere e svilupparsi. Questo fenomeno negli anni produce un impoverimento del nostro mare con ripercussioni negative per l’intero comparto della pesca.

L’attività di vigilanza e controllo sarà pertanto intensificata al fine di contrastare efficacemente il fenomeno di depauperamento delle risorse ittiche, causato da un’attività di pesca illegale.

Le verifiche sono effettuate non solo in mare ma anche a terra e non si limiterà solo ai pescatori ma anche agli esercizi commerciali e all’utenza, che acquistando specie ittiche di dimensioni inferiori a quelle consentite compie azioni penalmente rilevanti, incentivandone la cattura da parte dei pescatori di frodo.