Perugia, interventi di manutenzione degli alloggi di proprietà dell’Ater

“In questo momento di grave crisi economica che colpisce le famiglie, soprattutto nel settore della casa, non è possibile che ci siano oltre duecento alloggi di edilizia residenziale pubblica che non possono essere assegnati a canone sociale a causa del cattivo stato di manutenzione. Si rischia di vanificare anche le più recenti iniziative mese in atto dalla  Giunta regionale per sopperire al sempre più grave disagio abitativo presente nella nostra regione. Per questo motivo abbiamo deciso di compiere un attenta ricognizione delle risorse finanziarie assegnate negli anni scorsi e non utilizzate ed assegnarle all’Ater (l’Azienda territoriale di edilizia residenziale dell’Umbria) perchè possa avviare un primo programma di manutenzione che consenta di aver disponibile un maggior numero di alloggi da assegnare alle famiglie che ne hanno la necessità”. L’assessore regionale alle politiche della casa Stefano Vinti ha annunciato così la decisione della Giunta regionale di destinare 1.346.570 euro all’Ater per la manutenzione straordinaria del proprio patrimonio. “Era stata la stessa Ater a lanciare l’allarme, ha proseguito Vinti. Negli anni scorsi, gli interventi volti al recupero della funzionalità del patrimonio di edilizia residenziale pubblica venivano realizzati attraverso i fondi provenienti dalle alienazioni di patrimonio ma, allo stato attuale, le risorse derivanti da tali proventi non sono più sufficienti rispetto alle esigenze di manutenzione degli alloggi, anche in considerazione del fatto che l’Azienda per poter adempiere al pagamento dell’IMU si è vista costretta ad operare un taglio di circa l’80% delle somme stanziate per la manutenzione straordinaria. Ci è stata manifestata una esigenza reale di circa due milioni ed ottocentomila euro, necessari per rendere agibili gli oltre duecento appartamenti inutilizzati e la cui mancata locazione genera anche un ulteriore danno economico all’Ater regionale che non può riscuotere i canoni di affitto. Questo delle manutenzioni è un problema che riguarda tutte le regioni italiane e che da tempo stiamo segnalando al Governo nazionale perchè adotti delle misure idonee. Tra l’altro, oltre a migliorare la situazione abitativa, questo tipo di interventi danno anche una boccata di ossigeno al settore edile, in particolar modo per le piccole e medie imprese artigiane che avrebbero la possibilità di recuperare lavoro e quindi far fronte alla crisi economica che sta producendo soltanto licenziamenti e chiusura di aziende”.

“L’Umbria, ha sottolineato Vinti, nel frattempo cerca di dare soluzioni con le sue poche risorse. Nell’ambito del POA 2005 è stata prevista l’attuazione di interventi per la realizzazione di alloggi da destinare alla locazione a canone sociale, da parte dell’Ater regionale e a canone concordato, da parte delle cooperative di abitazione, delle imprese di costruzione e dell’Ater regionale.

Il servizio regionale politiche della casa e riqualificazione urbana ha effettuato il monitoraggio di tutti gli interventi ammessi a finanziamento dal quale è stato possibile riscontrare lo stato di avanzamento delle procedure amministrative-finanziarie.

Abbiamo accertato delle consistenti economie che derivano dalla chiusura di interventi in alcuni comuni della regione, previsti dal Programma Operativo Annuale (POA) 2005, della legge regionale 23 del 2003, nella categoria d’intervento “locazione a canone concordato”. Questi fondi, ha concluso l’assessore, nel prossimo bilancio regionale 2014, saranno disimpegnati dalla loro attuale assegnazione e destinati all’Ater per la manutenzione straordinaria del patrimonio di proprietà finalizzato alla locazione a canone sociale”.