Juve o Napoli eliminazione diretta per essere l’anti Roma

Chi l’avrebbe mai detto! In questo campionato si lotta per il secondo posto alle spalle della capolista e a guidare il torneo non è la Juve. Anzi gli uomini di Conte devono contendersi la seconda piazza con il Napoli. E questo turno propone proprio la sfida diretta tra le più dirette inseguitrici.

Il campionato propone sfide che iniziano ad essere “pesanti”. Il Catania sabato alle 18 riceve l’Udinese. De Canio insegue la prima vittoria. Guidolin cerca una risposta per un campionato anonimo. Alle 20.45 tocca all’Inter che contro il Livorno ha l’obiettivo di ridurre la distanza che la separa dalla zona Champions. Mazzarri insiste con il modulo a una punta (Palacio) e un centrocampista tra le linee (Guarin), con Alvarez sulla linea mediana ma pronto a inserirsi.

Alle 12.30 domenica a Marassi il Genoa, rinato con Gasperini, affronta il Verona quarta forza della serie A. Sfida nella sfida tra due centravanti campioni del mondo: Gilardino e Toni.

Alle 15 tocca alla Roma contro il Sassuolo dell’ex Di Francesco. Gli emiliani sono in crescita. Garcia, sempre senza Totti, non riuscirà a recuperare neanche Gervinho. Pronti Borriello e Ljajic.

Il Milan di Allegri si gioca tutto in casa del Chievo. Squadra a trazione offensiva con Birsa, Kakà e Robinho dietro a Matri. Balotelli è squalificato. Per l’attaccante della Nazionale si tratta della quarta giornata di squalifica su dodici. Il Parma, reduce da due sconfitte, affronta la Lazio altalenante di questo periodo senza Gargano, impegnato con l’Uruguay nello spareggio Mondiale e senza l’acciaccato Biabiany. Donadoni punta tutto su Cassano. Petkovic, dopo la coppa, rilancerà Klose. Completano Atalanta-Bologna e Cagliari-Torino.

Domenica sera alle 20.45 Juve-Napoli. Entrambe inseguono la Roma a tre punti. La Juve ha perso solo una volta e in maniera rocambolesca a Firenze e il Napoli a Roma contro i giallorossi ma senza demeritare. A Firenze, alla stessa ora, andrà in scena Fiorentina-Sampdoria. I viola vogliono vincere, i doriani non possono perdere.